Il coordinamento spiega la campagna "#Nonfarticontagiare", lanciata nelle scorse settimane
"L'antidoto da trovare è sicuramente scientifico ma noi cerchiamo di portare avanti un antidoto culturale, necessario in questo momento di panico mediatico". Così all'Adnkronos il coordinamento 6000 Sardine spiega la campagna "#Nonfarticontagiare", lanciata nelle scorse settimane.
Una campagna "contro la #disinformazione" che sottolinea che "l'unica mascherina utile è quella della #cultura". A distanza di qualche settimana, con le vittime del coronavirus anche in Italia è ancora valido l'invito? "E' sempre più necessario portare avanti questa sensibilizzazione - dicono dal movimento - la cultura non risolve il problema del coronavirus, le istituzioni stanno facendo la loro parte dando consigli e indicazioni importanti che vanno seguiti. Certamente bisogna ascoltare la scienza ma noi parliamo di discriminazione, attualmente nei confronti di persone dai tratti somatici asiatici, questo l'Italia non può permetterselo".