Il timore dei militari è che, non trovandosi il responsabile, vengano puniti tutti
di Silvia Mancinelli
E' una vera e propria caccia all'uomo quella che, in queste ore, si è scatenata nelle chat dei carabinieri e negli ambienti operativi dell'Arma di Roma. Si cerca il collega che ha scattato la foto a Natale Hjorth, ammanettato e bendato durante, l'interrogatorio nella caserma del Nucleo Investigativo di via In Selci e che l'ha divulgata nel gruppo WhatsApp quasi fosse un trofeo. Lo si cerca perché tanti carabinieri che hanno partecipato alle indagini, e anche quelli presenti in caserma la sera della fotografia, rischiano di finire tutti nel calderone dei sospettati, con probabili conseguenze a livello di indagini della procura penale e di quella militare. Una rabbia che esplode nelle chat e nei corridoi del comando di via In Selci.
"Trova il coraggio e ammetti la tua responsabilità", scrive un militare in uno screenshot di una chat visionato dall'Adnkronos, un appello diretto al collega misterioso che col suo gesto rischia ora di spostare il problema dall'omicidio del carabiniere alla foto del ragazzo americano bendato. "E' un infame, perché non ha il coraggio di metterci la faccia, così ci mette tutti nella merda" gli risponde un sottufficiale. "Colleghi, chi ha ricevuto la foto lo dica ai superiori, che stanno conducendo le indagini, a molti hanno sequestrato i cellulari, altri sono stati ascoltati a sit (sommarie informazioni testimoniali, ndr.) fate girare, sto bordello deve finire". E ancora: 'Caro collega, fatti avanti se sei un uomo, le tue responsabilità non possono ricadere su altri" ribatte un altro.