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Trenta: "Tolleranza zero per carabiniere ucciso"

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26 luglio 2019 | 12.12
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"Tolleranza zero: Non è ammissibile che un vicebrigadiere dei carabinieri, 35 anni, sposato da un mese, venga ucciso in un modo cosi barbaro, così efferato, con otto coltellate. C'è qualcosa di inumano in tutto questo. Non può essere tollerato". Lo ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, intervistata ai microfoni di Uno Mattina, in onda su Rai 1 ed ha aggiunto: "I colpevoli siano trattati in modo adeguato. Senza attenuanti".

Atti come questo non possono essere tollerati oltre che nei confronti di nessuno di nessun cittadino anche "nei confronti di un uomo dello Stato. Io prima di tutto mi stringo alla famiglia - afferma la Trenta - Come donna sento il dolore della moglie, della madre, della sorella, del fratello. Come ministro però mi stringo anche vicino all'Arma dei Carabinieri perché vengono colpiti continuamente ed in questo anno di mandato ho partecipato a troppi funerali. Questa è una cosa che non può essere ammessa".

"Si sta lavorando senza sosta per rintracciare i colpevoli del delitto - prosegue il ministro -. Non sappiamo neanche se sia collegato al furto che c'era stato prima, se fossero magari delle persone drogate, perché per immaginare una efferatezza del genere veramente bisogna essere fuori di testa. Io spero che vengano presi il più presto possibile e che - rimarca la Trenta - siano trattati nel modo adeguato: Non devono esserci attenuanti in casi del genere".

"Per me non è ammissibile - spiega - che chi colpisce un uomo dello Stato mentre sta facendo il suo lavoro, nel momento in cui si conosce il colpevole, essendo magari incensurato e trattandosi della 'prima volta', sia lasciato. Non è possibile. Più volte - ricorda - ho chiesto anche in altri casi una fermezza molto più grande. Dobbiamo essere fermi sempre - conclude il ministro - perché legalità e giustizia non devono mai essere messi in dubbio".

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