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Migranti sbarcano, ecco chi li accoglierà

(Afp)
(Afp)
25 agosto 2018 | 15.04
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Sbarcheranno tutti i migranti della nave Diciotti a Catania. Gli immigrati, si apprende da fonti del Viminale, saranno portati in un centro a Messina, e poi cominceranno le operazioni di distribuzione che coinvolgeranno anche la Chiesa italiana oltre ad Albania e Irlanda. "Ringrazio la Chiesa" ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, indagato con un capo di gabinetto per la vicenda dalla procura di Agrigento. "I migranti sbarcheranno nelle prossime ore - ha detto nella tarda serata di sabato -. Abbiamo risolto il problema degli immigrati a Catania, lo abbiamo risolto in questi minuti e gli italiani non pagheranno una lira" ha detto in serata, mentre oggi nel pomeriggio ne erano sbarcati 13 per motivi sanitari. Avrebbero dovuto essere in 17, ma 4 donne si sono rifiutate di scendere dalla nave Diciotti, perché intendono farlo solo con i loro compagni per i quali, però, è necessaria una preventiva autorizzazione del Viminale.

CHI E' GIA' SCESO - Per ora sono 13 i migranti, 6 uomini e 7 donne, scesi dalla nave. Cinque uomini anno la scabbia, oltre che soffrire di malattie respiratorie infettive come la polmonite o la tubercolosi, e il sesto un'infezione urinaria. I sei uomini saranno portati nel centro di biocontenimento dell'ospedale Garibaldi centro. Sono state tutte stuprate in Libia le 11 donne, di cui 7 saranno ricoverate al reparto di Ginecologia del 'Garibaldi' di Nesima. I medici hanno accertato i segni delle violenze subite nei centri dei trafficanti di esseri umani.

CHIESA SI FA CARICO DI 100 PROFUGHI - La chiesa italiana, a partire dai vescovi fino alle associazioni cattoliche come la Caritas, si farà carico di un centinaio di migranti della nave Diciotti. "Si tratta di una soluzione concordata con il ministero dell'Interno per sbloccare una situazione dolorosa e insostenibile", spiega all'Adnkronos don Ivan Maffeis, responsabile della comunicazione della Cei. Come spiega Maffeis, si è arrivati ad adottare questa soluzione "per mettere fine a una vicenda dolorosa, sotto gli occhi di tutti da troppo tempo e si è preferito considerare una priorità le condizioni di salute dei profughi a bordo della Diciotti".

L'ALBANIA NE ACCOGLIERA' 20 - In Albania andranno in 20, sbarcati dalla Diciotti. A dirlo con un tweet il "ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi" che ringrazia il Paese per il "segnale di grande solidarietà e amicizia molto apprezzato dall'Italia". "Non possiamo sostituire #Europa, ma siamo sempre qui - twitta il ministro degli Esteri albanese, Ditmir Bushati -, dall'altra parte di un mare dove una volta eravamo gli Eritrei che soffrivano per giorni e notti in mezzo al mare, in attesa che l'Europa si svegliasse! Ieri l'Italia ci ha salvato e oggi siamo pronti a dare una mano".

IN IRLANDA 20 O 25 - "Posso confermare che il ministro della giustizia Charlie Flanagan e io abbiamo concordato che l'Irlanda accetterà 20-25 migranti della Diciotti, fatte salve le consuete condizioni e il controllo - twitta il ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney -. La solidarietà europea è importante e questa è la cosa giusta da fare. I lavori proseguono con i partner Ue per soluzioni più sostenibili".

SCONTRO ITALIA-UE - "Visto che in Europa sanno dire solo 'no, no, no', quando arriverà il momento di votare i loro bilanci, noi diremo 'no, no, no'. La musica è cambiata" ha detto in serata Salvini. "C'è un bilancio che l'Europa dovrà approvare all'unanimità per spendere i soldi che gli diamo, il voto dell'Italia non c'è e non ci sarà" aveva già anticipato nel pomeriggio. "Non è l'Italia che ha bisogno dell'Europa è l'Europa che ha bisogno dell'Italia - ha conclude Salvini -. Fino a ieri l'Europa ha spremuto l'Italia come un limone, prendendo miliardi di euro e danneggiando i nostri agricoltori, pescatori, commercianti, lavoratori, risparmiatori, pensionati. Adesso la musica è cambiata, non c'è più un governo schiavo, non c'è più un governo complice, non c'è più un governo di servi. C'è un governo che non deve dire grazie a nessuno ma difende gli interessi dell'Italia. Questo vale per le concessioni dei signori Benetton e per i voti in Europa".

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