Un passo indietro di Donald Trump sul sostegno economico alle politiche climatiche Usa sarebbe una mossa autolesionista, che tuttavia "aprirebbe spazi" per le aziende europee e cinesi. Lo dice Luca Bergamaschi, direttore e co-fondatore del think tank italiano per il clima Ecco, in occasione del briefing stampa pre-Conferenza sul clima (Cop) di Baku.
La vittoria del tycoon statunitense "rafforza le posizioni degli interessi" legati ai combustibili fossili, portati avanti da enti che hanno supportato Trump molto più di una figura come Elon Musk, che pure è allineato con le industrie della decarbonizzazione. Secondo Bergamaschi, questo è un problema nel momento in cui le industrie del fossile non riescono a presentare soluzioni convincenti per portare avanti il processo di transizione.
Il direttore di Ecco definisce "interessante" la crisi politica che si è aperta in Germania, dove è saltata la coalizione guidata da Olaf Scholz e si prospetta un governo di minoranza dopo l'allontanamento dei liberali di Christian Lindner. Sia che si vada avanti con l'appoggio esterno dei liberali, sia che si vada alle elezioni e vincano i conservatori della Cdu, spiega, è probabile che si dovranno adottare politiche espansive di bilancio: potenzialmente è una buona notizia per la Germania e anche per l’Italia, viste le interconnessioni tra le due economie.