cerca CERCA
Lunedì 28 Ottobre 2024
Aggiornato: 09:57
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Violenza contro le donne, la campagna di Rai Radio1 all'Università Roma Tre: "Semi della cultura per sconfiggerla"

Studenti universitari, ma anche di scuola medie e superiori, coinvolti nella giornata, organizzata in collaborazione con l'Adnkronos, che alterna momenti di dibattito con l'interazione con i ragazzi, a momenti di musica e teatro

L'evento all'Università degli Studi di Roma
L'evento all'Università degli Studi di Roma
24 ottobre 2024 | 14.26
LETTURA: 5 minuti

Gettare semi per una cultura diversa nel nostro Paese, fondamentale per sradicare la violenza contro le donne. Questo l'obiettivo della campagna nazionale itinerante di Rai Radio1 e del Giornale Radio Rai che oggi sbarca all'Università degli Studi Roma in collaborazione con Adnkronos. Una campagna (prima in assoluto nel suo genere per Rai Radio1) che durerà fino a marzo 2025 e coinvolge università e piazze, scuole e aule dei tribunali, palazzi del Comune e carceri di tutto il Paese per sensibilizzare sul tema. Filo rosso gli studenti fondamentali per porre le basi al cambiamento culturale.

"Siamo davvero molto felici di ospitare questa iniziativa. Da parte nostra c'è una grande attenzione, lo dimostrano le tante iniziative del nostro Ateneo che, tra le altre, ha visto anche l'inaugurazione del centro antiviolenza a Roma Tre, intitolato alla nostra ex studentessa Sara Di Pietrantonio (uccisa e bruciata dall'ex fidanzato nel 2016, ndr) e ringrazio il papà, Alberto Di Pietrantonio, che è qui con noi. Lo ringrazio anche per il suo impegno", sottolinea il Rettore di Roma Tre Massimiliano Fiorucci parlando nell'Aula Magna di Lettere, affollata di circa 400 tra studenti universitari, di medie e licei, coinvolti nella giornata, che alterna momenti di dibattito, con l'interazione con i ragazzi, a momenti di musica e teatro.

"Ci sono tante persone con cui collaboriamo contro la violenza sulle donne, così come contro le mafie. Questa è una bellissima occasione di confronto per sconfiggere con gli strumenti della cultura una violenza insopportabile che si manifesta in tante forme: fisica, psicologica ed economica. Su questi temi noi ci siamo: oggi come domani siamo pronti a dare il nostro contributo", aggiunge Fiorucci.

"Come direttore, come giornalista faccio i conti quotidianamente con le tragedie dei femminicidi, delle violenze di genere: una tortura questo bollettino di guerra", dice a sua volta Francesco Pionati, direttore Rai Radio1 e Giornale Radio Rai. In questo anno che la campagna ha girato "ho acquisito che il fenomeno è strutturale, è radicato, è profondo, non è un problema episodico - continua - Quindi non si risolve con la repressione, con il contenimento giudiziario, con le azioni di polizia, con la magistratura, purtroppo tutto questo non basta. Perché quello che serve è gettare semi - come stiamo facendo oggi - affinché la classe dirigente, l'opinione pubblica del futuro, gli adulti di domani crescano con una cultura diversa, con un rispetto diverso nei confronti della donna, con una volontà ferma di combattere la violenza".

Nel corso dell'evento ai ragazzi è stato anche mostra il videomessaggio inviato da Papa Francesco ai promotori dell'iniziativa: "La violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici. E queste radici sono culturali e mentali, crescono nel terreno del pregiudizio, del possesso, dell'ingiustizia, ha detto Papa Francesco, sottolineando il "ruolo ambiguo" dei mass media, che "da una parte favoriscono il rispetto e la promozione delle donne, dall'altra trasmettono continuamente messaggi improntati all'edonismo e al consumismo, i cui modelli, sia maschili sia femminili, obbediscono ai criteri del successo, dell'autoaffermazione, della competizione, del potere di attrarre l'altro e dominarlo. Ma dove c'è dominio, c'è abuso. Non è amore quello che esige i prigionieri. Il Signore ci vuole liberi e in piena dignità". Davanti alla piaga degli abusi fisici e psicologici sulle donne, ha sottolineato il Papa, "è necessario agire subito, a tutti i livelli, con determinazione, urgenza, coraggio".

Tra gli interventi anche quello di Helena Dalli, commissaria europea per l’uguaglianza, in collegamento da Bruxelles. Dopo aver menzionato i dati di questa emergenza ("un femminicidio ogni 11 minuti nel mondo", "la violenza che colpisce una donna su tre in Ue"), Dalli ha spiegato come l'emancipazione economica delle donne sia un potente strumento di prevenzione della violenza: "Ecco perché abbiamo adottato una nuova direttiva europea sulla trasparenza salariale per fare della parità di retribuzione una realtà. Una direttiva che introduce misure vincolanti", ha detto rivolgendosi alla giovane platea la commissaria, ricordando poi la recente direttiva "adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo che garantirà che tutti gli stati membri dispongano di norme minime per criminalizzare le forme più gravi di tale violenza, proteggere e sostenere le vittime e garantire loro l'accesso alla giustizia".

La prof. Anna Lisa Tota, Prorettrice vicaria dell’Università degli Studi Roma Tre con delega al Coordinamento delle attività di Terza Missione, si è chiesta e ha chiesto agli studenti "cosa possiamo fare noi oggi qui contro i femminicidi? Possiamo educare ed educarci, perché è vero che per combattere i femminicidi occorrono le forze dell'ordine e i magistrati, ma occorre anche molto altro. Serve sbriciolare, decostruire e trasformare tutto ciò che viene prima del gesto estremo di uccidere o compiere violenza fisica contro una donna". Poi rivolgendosi agli studenti (nell'Aula Magna di Lettere di Roma Tre ce ne sono oltre 400 che provengono da diverse scuole), dice: "Ci interessano i vostri dubbi, non le nostre certezze, le vostre domande e non solo le nostre risposte. Vogliamo fare uno scambio tra le generazioni, la consapevolezza che nessun processo educativo è unilaterale, ma che possiamo trasformare il mondo soltanto insieme, sulla base di un patto condiviso. Voi siete il futuro e faremo di tutto perché possiate diventare meglio di noi".

Prendendo la parola Mia Grassi, caporedattrice centrale dell'AdnKronos, media partner della campagna, riferendosi al film di Paola Cortellesi 'C'è ancora domani', ne mette in luce il linguaggio definito "assolutamente lieve, preciso, fuori dal sensazionalismo. Un messaggio importante per chi fa il nostro mestiere", dal momento che esso può contribuire in modo determinante nel combattere il fenomeno della violenza, per esempio nella lotta agli stereotipi, in una narrazione diversa della cronaca: "Il linguaggio cambia la nostra percezione del mondo". Grassi, nel suo intervento, si sofferma sulle molestie nel mondo giornalistico e ricorda alcuni dati di una ricerca Fnsi del 2019: "L'85% delle colleghe interpellate ha raccontato di aver subito almeno una volta molestie sessuali o verbali in redazione. Un dato inquietante. Tutto questo dovrebbe portare soprattutto noi giornalisti a riflettere, perché c'è un clima a volte molto pesante a cui noi donne non dobbiamo sottostare mai".

La giornata è proseguita con la lettura del messaggio di Papa Francesco dedicato alla campagna di Rai Radio1 e del Giornale Radio Rai: "La violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici", esorta Bergoglio.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza