Sviluppare la produzione interna di idrogeno verde: il Marocco ha lanciato la sua sfida e punta a una fetta importante del mercato internazionale. Il Regno "ha raggiunto diversi obiettivi preparatori per contribuire all'emergere di una filiale dell'idrogeno verde", ha detto il ministro dell'Energia, delle miniere e dell'ambiente, Aziz Rabbah, in dichiarazioni riportate dai media ufficiali marocchini in occasione della prima edizione del World Ptx Summit 2020, che si è tenuto in video conferenza la scorsa settimana con la partecipazione di rappresentanti di quasi 60 Paesi. Un piano d'azione, ha affermato il ministro, sarà implementato attraverso la commissione nazionale per l'idrogeno per "sostenere lo sviluppo dei mercati e la domanda".
Il Marocco può contare su un elevato potenziale di energie da fonti rinnovabili (6000 MW) e, secondo uno studio citato in estate dal giornale Aujourd'hui Le Maroc, conta di intercettare fra il 4 e l'8% della produzione globale di idrogeno verde. Il ministro ha sottolineato come punti di forza la stabilità politica, le partnership - soprattutto con i Paesi dell'Ue - e un clima imprenditoriale "attraente". Il Marocco, sottolineano i media ufficiali, ha un'esperienza riconosciuta a livello internazionale.
"Abbiamo tutte le potenzialità per riuscire in questa scommessa", ha confermato il ministro, aggiungendo che l'energia eolica svolgerà un ruolo molto più importante del solare come fonte di energia pulita.
Già uno studio sviluppato nel 2018 collocava il Regno, come ha scritto Aujourd'hui Le Maroc, tra i sei Paesi in grado di esportare idrogeno. Non solo produzione interna, quindi, ma anche una strategia che guarda all'export in futuro. E il Marocco, che guarda con grande interesse alle opportunità nello sviluppo dell’idrogeno verde, sta rafforzando il settore siglando accordi di partnership con importanti Paesi, europei in primis.