E' una vera e propria sfida quella si aprirà a Matera con la prima rassegna delle idee nate nelle scuole italiane sui temi del Digital Cultural Heritage. Dopo la partecipazione all’#HackCultura2019 - il primo l’Hackathon per la 'titolarità culturale' e la conoscenza del patrimonio culturale nazionale da parte dei giovani- la Capitale europea della cultura accenderà infatti i riflettori, ad aprile prossimo, sui prodotti realizzati dalle Scuole italiane sui temi del Digital Cultural Heritage.
L'iniziativa, anticipa all'Adnkronos Carmine Marinucci, Segretario Generale del network DiCultHer, "chiama i giovani a 'prendersi in carico' il patrimonio culturale" ed è "parte integrante della quarta edizione della Settimana delle Culture Digitali 'Antonio Ruberti' che si terranno sempre ad aprile, ma in tutt'Italia, come previsto dalla circolare del Miur". L'evento, spiega Marinucci, "è stato realizzato grazie alla collaborazione con Iccu-Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane, Indire-Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa, Europeana, Scholas Occurentes e con gli Uffici Scolastici Regionali della Basilicata, del Molise, della Puglia, della Calabria e della Sicilia".
Marinucci sottolinea che, nel suo complesso, "la programmazione di attività ed in particolare l’#HackCultura2019 e il concorso 'Crowddreaming: i giovani co-creano cultura digitale' si colloca in un contesto di proposte progettuali di metodologie innovative per la valorizzazione del patrimonio culturale centrate sull’engagement delle fasce giovanili della popolazione".
I giovani, osserva il Segretario Generale del network DiCultHer, "sono così chiamati, in una logica di esercizio di cittadinanza e di progettazione partecipata, a 'prendersi in carico' il patrimonio come complesso di risorse di cui aver cura sia a livello individuale che come comunità". Nello specifico poi, per l’individuazione delle sfide di #HackCultura2019, "si è cercato di proporre obiettivi con una rilevanza 'a lungo termine' per i quali l’#HackCultura2019 possa costituire solo un passo in un percorso più ampio. Un percorso -conclude Marinucci- che preveda la costruzione di 'contenitori di patrimoni digitali scolastici' stabili e di riferimento per il sistema scolastico nazionale".