L'annuncio sul profilo Facebook di Luana Velliscig, responsabile casting presso la Film Commission Torino Piemonte (così recita il profilo pubblicato sul social), della ricerca di un "ragazzo di 15/18 anni nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza" destinato ad un ruolo nella fiction che dovrebbe intitolarsi 'Romanzo famigliare', diretta da Francesca Archibugi e prodotta dalla Wildside per la Rai, non è il primo caso del genere a scatenare roventi polemiche.
Proprio nella stessa zona, all''inizio dell'anno aveva suscitato dichiarazioni roventi il casting per una delle puntate della trasmissione 'Ciao Darwin'. Al casting, avvenuto il 12 gennaio scorso proprio presso la stessa Film Commission Torino Piemonte in vista della messa in onda, tra le tipologie richieste per i candidati a partecipare al programma di Canale 5 condotto da Paolo Bonolis erano state inserite "persone contrarie all’integrazione degli stranieri in Italia" e "persone contro i diritti delle unioni gay". Alla notizia dell'annuncio, l'assessore all'Immigrazione e alle Pari Opportunità, Monica Cerutti diramò un comunicato durissimo in cui lamentava che un casting "per cercare omofobi e razzisti".
Le scuse della Film Commission non tardarono ad arrivare: "Abbiamo ospitato diverse volte il casting organizzato dalla redazione di 'Ciao Darwin' confidando nella professionalità e correttezza finora dimostrata e nella mancanza totale, finora, di riferimenti a “concorrenti” chiamati a esprimere opinioni su argomenti sociali e politici. Nella velocità del lavoro quotidiano, ha mancato in quest’ultimo casting di notare tra le varie 'tipologie' di concorrenti quelle indicate. Ci spiace molto, poiché Film Commission nel suo lavoro riconosce al cinema e alla televisione un ruolo sociale e culturale". Peccato che, a distanza di quattro mesi, la stessa Film Commission sembra essere tornata ad inciampare tra le polemiche.