L'anno che si sta per chiudere ha fatto registrare il record di fusioni e acquisizioni nel settore farmaceutico: sfiora i 100 miliardi di dollari il valore delle intese nel terzo trimestre 2014.
La 'febbre' delle fusioni e acquisizioni nell'industria farmaceutica ha raggiunto il suo picco nel corso dell'anno che si sta per chiudere. Secondo gli ultimi dati trimestrali di PricewaterhouseCoopers, il settore delle scienze della vita e farmaceutico ha fatto registrare, solo fra luglio e settembre, intese per un totale di 61 miliardi di dollari, con transazioni annunciate per ulteriori 31 miliardi. In tutto, quasi 100 miliardi di dollari che si sono 'mossi' in tre mesi.
Sempre secondo Pwc, il volume di offerte chiuse nel settore nel terzo trimestre del 2014 è salito del 27,2% a 42 totali, rispetto alle 33 intese nel secondo trimestre, e sono cresciute del 68% (rispetto alle 25) a confronto con quelle del terzo trimestre 2013. L'incremento dell'ultimo periodo è soprattutto il risultato di accordi annunciati e non ancora conclusi, appunto quelle che dovrebbero chiudersi per un totale di oltre 30 miliardi di dollari. Il valore delle offerte chiuse nel corso del terzo trimestre del 2014 è inoltre aumentato di ben il 304,3% a 61 miliardi di dollari, dai 15 miliardi circa nel secondo trimestre dell'anno, e del 63,3% rispetto al terzo trimestre 2013.
Accordi miliardari sono stati raggiunti, altri ipotizzati, annunciati ma ancora non concretizzati. Come quello fra Pfizer e AstraZeneca: la multinazionale americana ha messo gli occhi sull'anglo-svedese all'inizio della primavera scorsa, ma l'intesa è poi sfumata. Dall'estate si rincorrono però voci di un 'ritorno di fiamma'.
E poi l'irlandese Actavis che ha acquisito il gigante Usa Allergan per 66 miliardi di dollari; Merck&Co. che si è accaparrata la produttrice di antibiotici Cubist, proprio la scorsa settimana, per 9,5 miliardi. O ancora, la giapponese Daiichi Sankyo che per rafforzare la sua presenza nel campo dell'oncologia ha acquistato l'americana Ambit Biosciences, per oltre 400 milioni di dollari. E non è finita: Abbott ha comprato Shire (40 mln di euro), Bayer ha deciso di acquisire il business Consumer Care di Merck&Co.
In ogni caso, a livello internazionale, nel mondo farmaceutico fra il 1995 e il 2005, secondo i dati di McKinsey, si sono raggiunte alcune delle 20 più grandi fusioni del settore industriale, definite come accordi maggiori di 10 miliardi di dollari, nei quali le imprese impegnano almeno il 10% del valore delle vendite e il 20% del capitale dell'azienda acquirente.