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Zingaretti: "Decreti Salvini solo propaganda, vanno cambiati"

Il segretario del Pd parla anche del M5S: "Con nuovo bipolarismo devono decidere"

(Fotogramma)
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30 gennaio 2020 | 12.23
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Quelli varati dall'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini "non erano decreti sicurezza, bisogna chiamarli decreti propaganda e sono per fare dei nuovi decreti per la sicurezza urbana che Salvini non ha mai fatto, che vuol dire accoglienza, pulizia per le strade, investimenti sulle periferie, illuminazione, sport". Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ospite di 'Agorà' su Raitre.

"La sicurezza urbana - ha aggiunto - non è quelle cose che avevano scritto in quei decreti e io voglio ribellarmi alla subalternità che se un uomo politico li chiama sicurezza diventano i decreti sicurezza, li chiamo decreti propaganda. Dobbiamo cambiarli per costruire un'altra strategia per la sicurezza".

Poi il M5S. "Con i Cinquestelle siamo alleati, perché governiamo insieme, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità - ha sottolineato - Io non mi vergogno affatto se i risultati sono buoni. Ogni Regione deciderà per sé, in piena autonomia i territori decidono e vediamo se Regione per Regione si possono costruire progetti per unire un campo largo di forze e garantire in quelle Regioni su progetti di governo il buon governo del territorio". "Credo che bisogna provarci, credo che questo tentativo di costruire progetti comuni vada fatto ovunque. Se ci sono le condizioni bene, se non ci sono nessun dramma, però allarghiamo il campo" ha detto il segretario Pd.

Ancora, Zingaretti ha evidenziato che siamo entrati in nuovo bipolarismo, quindi i Cinquestelle "devono decidere, questo è un grande tema". "Oggi vedo due grandi campi - ha spiegato - uno intorno alla Lega e noi dobbiamo costruire un campo largo intorno al Partito democratico fatto di sindaci, amministratori, forze politiche, perché almeno i cittadini possano scegliere, perché in una democrazia quando non c'è una scelta le cose non vanno bene".

"Rispetto questo dibattito" aperto all'interno del Movimento 5 Stelle, ma "quando l'Italia è governata dalla Val d'Aosta alla Sicilia da sistemi di elezione diretta del presidente a turno unico, è evidente che si determina un bipolarismo. Credo, lo dico con grande rispetto, che questo deve portare non solo il Movimento 5 stelle ma anche altri partiti, a decidere, perché se dividi un campo vince il centrodestra. E questo è un dato oggettivo con cui tutti devono fare i conti, il Pd lo ha fatto non a caso cresce".

Zingaretti ha replicato poi alle affermazioni di Carlo Calenda ("dopo questo voto speravamo di recuperare il Pd ma temo che sia irrecuperabile") e ha definito i suoi giudizi "un po' ingenerosi, un po' ingenerosi, un po' ingenerosi, lo dico tre volte".

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