Parla il presidente Ceravolo: "Si suona solo in certe occasioni e col dovuto atteggiamento". Sabato in uno stabilimento di Milano Marittima sono partite le note alla presenza del ministro dell'Interno vicino alla consolle. Gen. Arpino: "Inno? Mi meraviglio di tutto tranne che di Salvini". Ten. col. Paglia: "Certe scene disturbano, io non l'avrei permesso"
"L'inno nazionale si suona in determinate circostanze ben previste dal protocollo. E c'è bisogno che tutti si attengano a quelle circostanze". Lo afferma all'Adnkronos il generale di brigata Francesco Maria Ceravolo, presidente del Cocer Difesa, dopo che ieri in uno stabilimento di Milano Marittima, alla presenza del ministro dell'Interno Matteo Salvini vicino alla consolle, sono partite le note dell'Inno di Mameli mentre le cubiste ballavano. Ceravolo si limita a sottolineare che l'Inno di Mameli va intonato "solo in determinate occasioni e con il dovuto atteggiamento".
Gen. Arpino: "Inno? Mi meraviglio di tutto tranne che di Salvini"
Ten. col. Paglia: "Inno? Certe scene disturbano, io non l'avrei permesso"