"La battaglia per cambiare la giustizia non si ferma questa sera"
''La battaglia per cambiare la giustizia non si ferma questa sera, ma anzi riparte con rinnovato slancio''. Lo assicurano fonti della Lega commentando il mancato quorum ai referendum sulla giustizia. La promessa di via Bellerio è che insieme al Partito Radicale, una volta vinte le prossime politiche nel 2023, ''verrà messo mano al Sistema''.
"Grazie ai milioni di italiani che hanno votato per i referendum sulla giustizia: la loro voce è un impegno per tutti affinché si facciano vere e profonde riforme. Meritano riconoscenza perché hanno scelto di esprimersi nonostante un vergognoso silenzio mediatico (a cominciare dalla tv di Stato), al caos in troppi seggi a partire dallo scandalo di Palermo, alla codardia di tanti politici", si legge in una nota del partito. ''Grazie -viene sottolineato- a chi ha informato e partecipato, ai governatori schierati in prima linea insieme ad amministratori locali - di tutti i colori politici - e a molti parlamentari. Il tutto senza dimenticare donne e uomini di legge, associazioni culturali e intellettuali".
"La battaglia per una giustizia migliore non finisce qui", dice il presidente della commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, commentando dalla sede della Lega a Milano i risultati del referendum. "Da domani esamineremo i dati dei 'sì' e dei 'no' e su questo faremo una riflessione", ha aggiunto Ostellari.
"L’affluenza noi la registravano con massima attenzione e con un’attenzione specifica per coloro che sono andati a votare in una situazione difficile, in un silenzio assordante che non ha aiutato a far conoscere i quesiti", ha detto il senatore della Lega, ringraziando "tutti coloro che in questa battaglia hanno lavorato insieme a noi" e parlando di una "rete importante tra Lega, Partito radicale e associazioni di giuristi e professori che hanno creduto in questa battaglia".