"Noi siamo leali, non cambiamo idea ogni cinque minuti..."
C'è amarezza, delusione e anche rabbia per come è andata a finire. Dentro Fratelli d'Italia l'umore è nero di fronte alla prospettiva di un Mattarella bis. "Nulla di personale nei confronti della persona, per carità", sottolineano. Ma, come dice Ignazio La Russa, ''è anche una sconfitta per lo spirito della Costituzione, che hanno voluto forzare...''. Da questi sei giorni di passione, poi, emerge un centrodestra a pezzi, spaccato in maniera irreversibile, almeno per come la rottura si è consumata sulla candidatura-flop della Casellati. Con precise accuse di tradimento rivolte proprio dai 'meloniani' a Fi e 'centristi' per aver fatto mancare i voti decisivi in Aula attraverso i franchi i tiratori.
''I partiti hanno scelto di tirare a campare, barattando di fatto sette anni di presidenza della Repubblica in cambio di sette mesi in più di governo e di legislatura", sbotta Giorgia Meloni in una nota diffusa all'ora di pranzo quando ormai i giochi sono fatti e Matteo Salvini ha già virato su Mattarella, 'ritrovandosi' con il resto della coalizione, Fi e i 'centristi'. L'ex ministro della Gioventù del governo Berlusconi cita il capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (''Manco il Gattopardo, siamo al: “nulla cambi, perché nulla cambi...'') annuncia che i suoi 63 'grandi elettori' voteranno compatti, per coerenza, l'ex magistrato Carlo Nordio, e avverte: ''Questo centrodestra va rifondato da capo, noi siamo leali, non cambiamo idea ogni cinque minuti...''.
E ancora: ''Noi non asseconderemo questa scelta'' del bis, che "non appare fatta nell'interesse dell'Italia ma piuttosto per molto più bassi calcoli di opportunità". Parole che suonano come un vero e proprio avvertimento per gli alleati, soprattutto per Salvini che in un primo momento sembrava fare asse proprio con Fdi, insieme a Giuseppe Conte, sul nome di una donna, Elisabetta Belloni. Tra i parlamentari c'è grande amarezza, perché la riconferma di Mattarella sbarra definitivamente la strada al voto anticipato, rischia di portare Fdi in un cul de sac, bloccata nel suo ruolo di unica opposizione, e, soprattutto, alimenta i sospetti, già molto forti, che adesso possa partire in Parlamento l'operazione proporzionale per cambiare la legge elettorale.
In tanti puntano il dito sulla leadership salviniana per come ha gestito la partita quirinalizia e pensano che sia arrivato il momento di una svolta: ''Adesso bisogna riconsiderare e ridefinire il centrodestra'' perché ''così non si può andare avanti''. C'è chi si rammarica per non aver pensato di puntare prima sulla Casellati, ''perdendo l'attimo e l'occasione giusta''. Meloni non ci sta: "Sarei stupita se Mattarella accettasse di essere rieletto Presidente della Repubblica dopo aver fermamente e ripetutamente respinto questa ipotesi. Anche perché sappiamo tutti che il secondo mandato presidenziale non può diventare una prassi, forzando gli equilibri previsti dalla nostra Costituzione".
La Russa rincara la dose (''la rielezione non è dignitosa per Mattarella, per chi lo vota e per l'Italia'') e spiega amareggiato che queste elezioni presidenziali certificano la morte della coalizione: ''Mi chiedete del centrodestra? Ma quale centrodestra? Ne siamo usciti male. Contenti loro, contenti tutti...''. Il vicepresidente del Senato e tra i fondatori di Fdi 'assolve' Salvini: "La colpa non è di Salvini, ma è di tutti coloro che hanno deciso di convergere sul bis dell'attuale capo dello Stato".
Rincara la dose il deputato Federico Mollicone: ''Il bis di Mattarella rappresenta la sconfitta della politica e del Parlamento, che non riesce a trovare una soluzione condivisa che rappresenti la Nazione''. Il partito resta, insomma, granitico sulle sue posizioni e rilancia con una nota la sua battaglia sul presidenzialismo: ''Fdi non ha i numeri per essere determinante in questo importante passaggio politico, ma abbiamo le idee molto chiare: vogliamo arrivare a una soluzione nel minor tempo possibile e ci batteremo con ancora maggiore forza per far scegliere la prossima volta direttamente agli italiani il Capo dello Stato e non assistere più al triste spettacolo che il Palazzo sta dando in questi giorni".