Il leader M5S dopo l'esito delle comunali 2023: "Ma non basta stare insieme sul palco, serve progetto politico basato su confronto con altre forze"
"Siamo disposti a dialogare con il Pd, con Schlein, ma siamo disposti a farlo su temi e progetti, misurandoci su risposte concrete ai bisogni della comunità nazionale senza compromettere le nostre battaglie più significative". Così il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, nel corso della conferenza 'Le emergenze mutui e affitti, le proposte del Movimento 5 Stelle', organizzata dal capogruppo alla Camera Francesco Silvestri. Le parole del leader grillino arrivano dopo il risultato delle elezioni comunali 2023 che hanno premiato il centrodestra.
"Sono convinto che Giorgia Meloni si possa battere con un’idea diversa di Paese, come, ad esempio, quella messa in campo oggi, raccontando un problema, un disagio" (come quello degli affitti e dei mutui ndr.), "ma anche offrendo contemporaneamente delle soluzioni. Quando noi interveniamo, abbiamo sempre alle spalle uno studio, una comprensione del fenomeno. La nostra strada è quella che avevamo suggerito anche a Draghi: quest’ultimo ha tentato una soluzione concreta, dando aiuto a chi era in difficoltà. Questo governo invece non si pone il problema e ci sorprende che in questo contesto ci sia un governo che spreca i fondi del Pnrr. Fratelli d’Italia ha votato in Europa, spesso però si è astenuta, ossia si è opposta al Pnrr".
"Non si vince - spiega Conte - perché ci si ritrova per qualche ora sul palco. La destra è collaudata nel creare un cartello elettorale, molto più sperimentata in questo nell’elaborare una proposta coesa. L’unica reale possibilità per il Movimento 5 stelle, che non ha performance importanti a livello elettorale, è costruire un progetto politico basato sul confronto politico con le altre forze politiche", dice quindi commentando la sconfitta a Brindisi del candidato alle amministrative Roberto Fusco.
"A Brindisi, nonostante si fosse insieme, non è stato possibile contrastare la destra. Brindisi ha pagato un costo elevatissimo per le fonti fossili: purtroppo, però - prosegue Conte - il nostro progetto di transizione ecologica non è parso giusto, pur in un contesto di grande difficoltà. Abbiamo bisogno di partecipazione democratica, perché è un tema serio”.
"Il 17 giugno è una grande occasione per dare un volto al disagio sociale: noi ci saremo, ma i protagonisti veri saranno coloro che non riescono ad arrivare a fine mese, che non ha un lavoro stabile. In un contesto di scarsa partecipazione democratica - ha aggiunto - si conferma, anche a livello territoriale, l’onda restauratrice e reazionaria delle destre, forze abili nel compattarsi in occasione della competizione elettorale. Sono molto abili anche a coinvolgere e presentare liste civiche infarcite da vecchi marpioni della politica e capibastone del consenso organizzato, rendendo così la competizione sempre più difficile”.
"Siamo convinti che sia necessario costruire dei progetti politici, perché non basta presentarsi in occasioni delle competizioni elettorali su un palco insieme per qualche ora. Bisogna assicurare presenza nelle città e nei quartieri tutti i giorni. Per questo, dopo una laboriosa attività istruttoria interna oggi partono 84 gruppi territoriali, i primi gruppi che lavoreranno in questa direzione. Molti altri gruppi partiranno nelle prossime settimane. Questo ci porterà ad allontanarci dalle vecchie logiche delle sezioni dei partiti, raccogliendo i problemi e i bisogni delle comunità locali attraverso il civismo attivo, ossia l’esercizio di una cittadinanza consapevole, promuovendo anche la partecipazione democratica dei cittadini”, ha detto Conte.