Zangrillo: "Situazione difficile ma risponde a terapie"
In queste ore dall'ospedale di Milano, dal San Raffaele, filtra l'intenzione di Silvio Berlusconi di tornare presto al lavoro. Il leader azzurro "sta meglio di quanto mi aspettassi", ha detto Gianni Letta che oggi per circa un'ora ha fatto visita all'amico ricoverato ("Tornerà in campo? ''Assolutamente sì, lo conoscete'', ha risposto ai cronisti).
Da parte sua lo stesso Berlusconi avrebbe manifestato la volontà di mettersi alle spalle la permanenza in terapia intensiva e di voler tornare quanto prima a casa, a riprova di un umore positivo, al netto della situazione sanitaria che spinge i medici alla prudenza. A spiegare il quadro del paziente è Alberto Zangrillo, responsabile della terapia intensiva del San Raffaele, che nel primo pomeriggio ha detto come Berlusconi "anche davanti a una patologia grave, in una situazione veramente difficile, sta rispondendo bene alle terapie".
"Le cose stanno andando secondo gli standard attesi - ha spiegato il professore - . Non sono ottimista né pessimista, l'obiettivo è risolvere il quadro patologico. Non voglio assolutamente addentrarmi in nessuna previsione perché non sarebbe serio".
Il Cavaliere ha trascorso la terza notte in ospedale in seguito di un'infezione polmonare, e ora è al quarto giorno di degenza al San Raffaele. Al fianco del leader di Forza Italia, malato di leucemia mielomonocitica cronica, anche oggi si sono visti i familiari e alcuni amici di lunga data, tra cui lo stesso Letta, che hanno rassicurato sulle sue condizioni dicendosi "fiduciosi" mentre resta accanto al Cavaliere la sua compagna, Marta Fascina.