Ai nastri di partenza la nuova edizione del master universitario di I livello che forma gli 'ambasciatori del vino italiano' e che promuove la concezione e l'idea stessa del vino italiano nel mondo. Dopo il successo del primo anno, si prepara al via l'edizione 2016/17 del master universitario di I livello 'Vini italiani e mercati mondiali', promosso dall'Associazione italiana sommelier e organizzato in collaborazione fra tre università: Scuola Superiore Sant’Anna (sede amministrativa), Università di Pisa, Università per Stranieri di Siena. Le iscrizioni restano aperte fino a mercoledì 12 ottobre 2016; la parte didattica inizia giovedì 10 novembre.
Il corso di alta formazione si propone di creare una professionalità ancora poco diffusa o non valorizzata in maniera adeguata che, partendo dalla conoscenza del settore vitivinicolo italiano e delle sue produzioni, possa contribuire alla definizione e alla divulgazione dell’identità enologica italiana e delle peculiarità che caratterizzano i vini italiani.
Proprio l’Italia nel 2015 è risultata essere il più importante paese produttore mondiale. Per affrontare i mercati internazionali, in particolare quelli emergenti - promuovendo il settore vitivinicolo e, più in generale, quello enogastronomico del made in Italy - appare necessaria una formazione specifica che il master 'Vini italiani e mercati mondiali' si propone di offrire. Il tutto coinvolgendo docenti provenienti sia dal settore accademico sia da quello professionale (produttivo, comunicativo, organizzativo aziendale, legato al marketing) e garantendo lo svolgimento di uno specifico stage, oltre che di una serie di attività pratiche e seminariali di approfondimento di tecnica della degustazione e dei territori di produzione.
Al master possono partecipare laureati di primo livello in Viticoltura ed enologia, in discipline agro-alimentari ed economiche, in comunicazione, in marketing, nonché laureati di primo e di secondo livello in altre discipline attinenti al profilo professionale, anche in relazione al percorso e alle motivazioni dei candidati. La richiesta di ammissione è aperta anche a laureandi, che abbiano concluso gli esami di profitto prima dell’inizio delle lezioni e che prevedano di acquisire il titolo di accesso nella sessione straordinaria che precede l’inizio delle lezioni (10 novembre). È possibile richiedere la partecipazione a singoli moduli o semplicemente come uditori. Alcune lezioni si terranno in lingua inglese per favorire l’'approccio ai mercati internazionali.
La parte didattica si articola in tre moduli, a cui si aggiunge il corso per sommelier. In totale, sono previste 400 ore di formazione in aula, oltre a quelle dedicate alle attività individuali di studio e a conclusione è previsto uno stage da tenersi tra luglio 2017 e gennaio 2018 nelle aziende partner. La sinergia con le aziende è uno dei punti di forza del master, che consente agli allievi di calarsi nelle realtà operative e di entrare in contatto con i mercati internazionali. Le aziende convenzionate permettono un coinvolgimento ad alto livello nel mondo della produzione, del commercio, del marketing, della comunicazione del vino.
Dal master escono professionisti con conoscenze nel settore viticolo e in quello enologico nazionale, ottenute anche attraverso la partecipazione al corso di sommelier, con conseguimento del titolo rilasciato dall'Associazione italiana sommelier, richiesto come prerequisito ma conseguibile all’interno del master stesso, come modulo specifico.
Gli 'ambasciatori del vino italiano' che si formeranno attraverso il master sono specialisti in temi riguardanti la conoscenza del vino, dei territori che lo producono e dei suoi diversi risvolti (qualitativi, culturali, sociali ed economici, commerciali), le strategie di comunicazione e di marketing, la promozione, le modalità di diffusione, le caratteristiche e le tendenze dei diversi mercati mondiali e dei consumatori internazionali.
"Il successo della prima edizione - commenta Pietro Tonutti, direttore del master - ci ha confermato che la proposta di allestire un percorso formativo orientato verso l’integrazione di conoscenze relative al vino italiano e alle sue qualità/identità, alle strategie di marketing, di comunicazione e di promozione e alle caratteristiche dei consumatori e dei mercati internazionali è vista con vivo interesse e favore sia da chi desidera costruire una professionalità specifica e innovativa, sia da parte del mondo produttivo che, considerate le tendenze degli ultimi anni, è estremamente attento alle dinamiche dell’export".
"È noto - aggiunge Pietro Tonutti - che il fatturato delle aziende vitivinicole italiane è risultato positivo negli ultimi anni grazie alla domanda estera, con un incremento costante dell’export in termini di valore che ha raggiunto nel 2015 la cifra record di quasi 5,4 mld di euro. Il panorama internazionale a livello di consumi di vino è in grande movimento, con aree geografiche dove è necessario intervenire per consolidare e diversificare la presenza già radicata del vino italiano, e altre aree caratterizzate da consumi di vino ancora limitati, in cui tuttavia si aprono interessantissime prospettive che vanno sfruttate con appropriate strategie. Il master - conclude il direttore Pietro Tonutti - vuole precisamente formare figure professionali in grado di affrontare le sfide del mondo del vino italiano con competenza, conoscenza, capacità e cultura".