"Se l'Ucraina dovesse portare la guerra sul territorio della Russia perderebbe l'appoggio della coalizione internazionale"
E' "preferibile e possibile negoziare una soluzione politica per la Crimea'', annessa alla Russia nel 2014, piuttosto che riportarla all'Ucraina con la forza militare. Anche perché questo eviterebbe altre vittime nella guerra iniziata oltre 18 mesi fa. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista all'emittente '1+1'. I militari ucraini stanno gradualmente avanzando verso il sud del Paese verso la costa del Mar Nero.
Se l'Ucraina dovesse portare la guerra sul territorio della Russia, sostiene Zelensky, perderebbe l'appoggio della coalizione internazionale che da oltre 18 mesi sostiene il Paese aggredito con aiuti e armi. "Credo sarebbe un grosso rischio, verremmo senz'altro lasciati soli", ha affermato, sottolineando che "la lotta per riconquistare i nostri territori è stata sostenuta in maniera determinate grazie ai rapporti con gli alleati". Zelensky ha spiegato che "i partner internazionali" sono un elemento fondamentale in ogni vittoria.
In Ucraina si potranno tenere le elezioni il prossimo anno, come previsto, ma serviranno soldi. E quindi sarà necessario un sostegno finanziario ulteriore perché, ha spiegato Zelensky, non ha intenzione di destinare soldi, previsti per le armi, al processo elettorale. Con la legge marziale attualmente in vigore, in Ucraina non potrebbero tenersi elezioni, ma "se i nostri parlamentari sono pronti, dobbiamo cambiare il codice elettorale", ha detto Zelensky. "Dobbiamo portare gli osservatori in prima linea in modo da poter avere elezioni legittime, che siano legittime per il mondo intero", ha aggiunto.
Zelensky chiederà la prossima settimana al Parlamento di equiparare il reato di corruzione a quello di alto tradimento in tempo di guerra. L'Ucraina si colloca al 116esimo posto su 180 Paesi nell'ultimo indice di percezione della corruzione, stilato dal gruppo Transparency International. Zelensky spera che combattere la corruzione renderà più facile per i partner sostenere gli sforzi di ricostruzione che costeranno miliardi di dollari.