"Uso armi atomiche cambierebbe la natura della guerra". Poi sottolinea: "Aiuteremo le forze armate ucraine a combattere in inverno"
L'arsenale atomico degli alleati Nato è "il deterrente ultimo" nelle mani dell'Alleanza "per preservare la pace", ma "le circostanze in cui la Nato potrebbe dover usare armi atomiche sono estremamente remote". Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles al termine della Ministeriale Difesa. In caso di uso di armi atomiche da parte della Russia contro l'Ucraina, aggiunge, "non entro esattamente nei dettagli di come risponderemmo, ma cambierebbe radicalmente la natura della guerra. Anche l'uso di un'arma atomica" relativamente "piccola" la cambierebbe. "Ci sarebbero conseguenze e i russi lo sanno", dice Stoltenberg.
E' "importante continuare a coordinarci" tra alleati nella Nato. "Prendiamo seriamente le minacce" della Russia riguardanti il possibile uso di armi nucleari. "Non ci faremo intimidire. Ogni uso di armi atomiche cambierebbe in maniera radicale la natura del conflitto" in Ucraina, ribadisce il segretario generale della Nato.
Stoltenberg sottolinea che i Paesi alleati nella Nato dovrebbero "utilizzare maggiormente la capacità produttiva" esistente di armamenti e "investire di più per espanderla", sia al fine di ricostituire le scorte di armi depauperate per via degli aiuti all'Ucraina, sia per "continuare a sostenere" Kiev. Molti Paesi, ricorda, hanno annunciato nuovi aiuti militari a Kiev, come "Usa, Germania, Spagna, Francia, Olanda e molti altri. Quando chiediamo agli alleati di mobilitarsi" la risposta arriva, "e questo fa una grossa differenza".
"L'inverno sta arrivando", quindi il "compito" della Nato, dice il segretario generale, è consentire alle forze armate ucraine di "condurre operazioni significative anche durante l'inverno e continuare quindi a rifornirli di tutto, dal carburante all'abbigliamento invernale alle tende, sistemi di difesa, veicoli corazzati e artiglieria avanzata".