Secondo il vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo "i Paesi dell'Alleanza comprendono natura suicida di questo passo"
La richiesta dell'Ucraina di entrare nella Nato è "una mossa di propaganda" e "Kiev è ben consapevole del fatto che un passo del genere significherebbe un'escalation garantita verso la terza Guerra Mondiale". Lo ha detto in un'intervista all'agenzia russa Tass il vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Alexander Venediktov, secondo il quale "a quanto pare è su questo che contano, fare rumore e attirare l'attenzione".
"Ma poiché molti del regime di Kiev non hanno il contatto con la realtà - ha proseguito - non sarei sorpreso se alcuni si aspettassero davvero l'ingresso del loro Paese nella Nato". Venediktov ha insistito sul fatto che "nonostante le dichiarazioni di non coinvolgimento negli eventi in Ucraina, le azioni intraprese dagli occidentali dimostrano che sono parte in causa nel conflitto".
"L'adesione dell'Ucraina alla Nato darebbe automaticamente al coinvolgimento dell'Occidente una nuova dimensione - ha proseguito evocando l'articolo 5 - Gli stessi membri della Nato comprendono la natura suicida di questo passo". E, ha aggiunto, "la posizione della Russia resta invariata: è per noi inaccettabile l'adesione dell'Ucraina alla Nato o ad altre alleanze sotto gli auspici degli Usa".