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Ucraina-Russia, Kadyrov a Putin: "Usa armi nucleari"

Il leader ceceno suggerisce "l'uso di armi nucleari a bassa potenza"

Ucraina-Russia, Kadyrov a Putin:
01 ottobre 2022 | 17.21
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La Russia dovrebbe usare armi nucleare a bassa potenza contro l'Ucraina. Nuovo affondo del leader ceceno Ramzan Kadyrov, che critica i comandanti militari russi per il ritiro da Lyman e suggerisce a Vladimir Putin di considerare la possibilità di usare armi nucleari a basso potenziale.

In un messaggio su Telegram, Kadyrov - che ieri al Cremlino si sarebbe commosso durante la cerimonia di annessione di quattro regioni ucraine alla Russia - ha scritto: "A mio parere personale, dovrebbero essere prese misure più drastiche, fino alla dichiarazione della legge marziale nelle zone di confine e all'uso di armi nucleari a bassa potenza". Il leader ceceno ha poi criticato il colonnello Alexander Lapin, comandante delle forze russe che combattono a Lyman, definendolo "un mediocre".

Le forze armate ucraine hanno assunto nelle ultime ore il controllo della città cruciale nel Donetsk, come ha confermato un portavoce dell'esercito di Kiev, Sergey Cherevaty, citato da Ukrainska Pravda, secondo cui le informazioni e i video che mostrano la bandiera ucraina sventolare all'ingresso della città "sono veri, siamo già a Lyman, ma i combattimenti continuano".

Reparti ucraini sono arrivati anche a Torske, 16 chilometri a est di Lyman. Sempre secondo fonti ucraine, unità di Kiev hanno bypassato Lyman per procedere in direzione nord est, verso Kreminna, a 33 chilometri da Lyman.

Intanto il capo dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina, Andriy Yermak, ha chiesto una risposta dura da parte del mondo al ricatto nucleare russo, "altrimenti ci saranno guerre nucleari con milioni di vittime". Lo ha affermato nella sua rubrica pubblicata sulla rivista americana 'The Atlantic', aggiungendo che, perdendo sul campo di battaglia in Ucraina, la Federazione Russa ha iniziato a minacciare attacchi nucleari per costringere lo stato ucraino ad abbandonare la lotta per il suo popolo e la sua terra.

"La risposta al ricatto nucleare russo deve essere dura e inequivocabile - ha scritto Yermak - rifiutando l'idea stessa di concessioni a un aggressore nucleare. Altrimenti, ogni dittatore ambizioso cercherà di acquisire armi nucleari e ogni paese che non le possiede cercherà di averle per autodifesa. Gli accordi di non proliferazione nucleare si dimostreranno inutili. Ci saranno quindi guerre nucleari con milioni di vittime".

Secondo il capo dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina, oggi il mondo civile deve dimostrare determinazione e chiarire alla Federazione Russa che non se la caverà né con un tentativo di annessione né con un ricatto nucleare. Passi decisivi in questo senso potrebbero essere quelli delineati dal "Trattato sulla sicurezza di Kiev", che "farà capire alla Russia che il prezzo della sua aggressione aumenterà fino a diventare troppo alto per essere sopportato. Aiutare l'Ucraina a difendersi, sopravvivere e, infine, vincere è il miglior investimento che i nostri alleati possono fare per garantire un futuro più sicuro per il mondo".

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