La vicepremier ucraina: "Corridoio Mariupol non ha funzionato". Zelensky: "Situazione in città peggiora, non so quando potremo sbloccarla"
Guerra Ucraina, "siamo pronti a tenere un 'round speciale di negoziati' a Mariupol". Così su twitter il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, dopo un'altra giornata di assedio alla città, da cui non sono riusciti a uscire i civili. "Uno a uno. Due a due. Per salvare i nostri ragazzi, Azov, militari, civili, bambini, vivi e feriti. Tutti. Perché sono nostri. Perché sono nel mio cuore. Per sempre", ha aggiunto Podolyak.
"Il corridoio da Mariupol oggi non ha funzionato. I militari russi non hanno rispettato cessate il fuoco e non hanno accompagnato le persone ai punti di raccolta dove aspettavano gli autobus". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce Suspilnews, è il vicepremier ucraino Iryna Vereshchuk.
Kiev sperava che almeno seimila persone fossero in grado di lasciare la città. "Gli occupanti - ha denunciato Vereshchuk - non sono stati in grado di garantire il trasporto tempestivo delle persone al punto in cui erano in attesa decine di bus e ambulanze".
Meno bus di quelli previsti sono riusciti oggi a raggiungere la città assediata di Mariupol, nel sud dell'Ucraina, impedendo ad alcuni civili di andarsene, aveva detto dal canto suo il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, spiegando che erano 90 i bus attesi per oggi. ''Le persone ovviamente si sono radunate nei punti di incontro concordati, ma pochi di loro sono saliti sugli autobus'', ha dichiarato.
Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto di poter incontrare il presidente russo Vladimir Putin a Mosca e quello ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. Lo ha reso noto l'Onu spiegando che l'obiettivo di Guterres è quello di parlare di una serie di ''misure urgenti per arrivare alla pace'' in un momento in cui il conflitto in corso nell'Europa dell'est rappresenta ''un grande pericolo''.
Allo stesso tempo Guterres ha sottolineato che tanto l'Ucraina quanto la Russia sono membri fondatori delle Nazioni Unire e che sono sempre stati ''forti sostenitori'' dell'Onu. Per questo è necessario arrivare a un accordo che preservi il "futuro del multilateralismo sulla base della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale".
"La situazione a Mariupol sta peggiorando. Purtroppo finora non siamo riusciti a raggiungere risultati positivi là", ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Kiev. "Le nostre truppe stanno difendendo centinaia di feriti e di civili, perdono la vita, e non per caso".
"Ci sono migliaia, non so quanti esattamente - ha continuato Zelensky - di donne e bambini. Vorrei poter dire che tutto sarà facile e che domani arriveremo dai nostri soldati e dai nostri civili, ma non posso. Proponiamo costantemente corridoi umanitari alla Federazione Russa. Alcuni corridoi stanno funzionando: migliaia di civili sono riusciti a lasciare Mariupol attraverso questi corridoi. Purtroppo non sappiamo che fine hanno fatto alcune migliaia di persone portate nei territori occupati dai russi".
"Non so quando - ha aggiunto - riusciremo a sbloccare Mariupol: voglio essere aperto con voi, tutti i nostri ragazzi a Mariupol vogliono la vittoria e che la città venga sbloccata. Ma per sbloccare la città ci sono due vie: armi serie e pesanti sulle quali contiamo e con sforzi congiunti possiamo sbloccarla. Finora non abbiamo abbastanza di queste armi. La seconda via è diplomatica e finora la Russia non è d’accordo su questo. Noi siamo pronti a scambi di prigionieri: hanno lasciato dietro cadaveri, ma anche persone vive. Siamo pronti a qualsiasi scambio", ha concluso.