Mosca ai combattenti ucraini: "Smettere di combattere e deporre le armi" entro le 14. Nessuna resa. Aperti corridoi umanitari
Il nuovo ultimatum della Russia agli ultimi difensori di Mariupol entro le 14 ora locale è passato senza alcun segnale di resa delle forze ucraine asserragliate nell'acciaieria Azovstal. Lo sottolineano il Guardian e la Bbc.
Un nuovo ultimatum era arrivato nelle scorse ore dal ministero della Difesa russo. Mosca aveva offerto "ancora una volta" all'Ucraina la possibilità di "smettere di combattere e deporre le armi" dalle 14 di oggi, ora di Mosca (le 13 in Italia).
Secondo quanto affermato dal consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, i militari russi minaccerebbero di fucilare coloro che non vogliono mettersi il nastro bianco al braccio. "Gli occupanti - ha detto - dalle proposte 'morbide' di indossare nastri bianchi ai civili in segno di 'distinzione' sono passati alle minacce dirette di aprire il fuoco su chiunque si troverà in strada senza tali segni distintivi".
Intanto bombardamenti sono stati segnalati nelle scorse ore nella città di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. "Di nuovo esplosioni a Mykolayiv", ha denunciato via Telegram alle prime ore di oggi il sindaco della città, Oleksandr Syenkevych, che ha esortato gli abitanti a mettersi al riparo.
Nella regione di Luhansk gli occupanti continuano ad attaccare, stanotte hanno colpito Nividruzhesk nel distretto di Severodonetsk, dove sono stati bersagliati diversi edifici e case e dove hanno colpito il gasdotto. Lo comunica su Telegram il servizio per le emergenze nazionale ucraino, aggiungendo che a Hirske i soccorritori hanno salvato due persone e a coloro che rimangono ancora nella regione vengono portati acqua e cibo.
APERTO CORRIDOIO UMANITARIO - Il sindaco di Mariupol, Vadim Boychenko, ha annunciato sui social l'apertura di corridoi umanitari verso Zaporizhzhia per lasciare la città assediata, a partire dalle 14 (le 13 in Italia). A quanto riferisce la Bbc, Boychenko ha spiegato che i residenti potranno salire a bordo di autobus in via Taganrogskaya, che faranno poi sosta anche vicino all'acciaieria Azovstal e nel boulevard Shevchenko. La vice premier Iryna Vereshchuk aveva anticipato che l'evacuazione riguarda donne, anziani e bambini.
Gli ucraini sperano di riuscire a far uscire dalla città assediata 6.000 persone, tra donne, bambini e anziani. Secondo il sindaco, circa 100.000 civili restano a Mariupol, dove decine di migliaia sono stati uccisi.