Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino: "Stiamo aspettando una risposta"
Una "bozza" di un documento, "che include formulazioni assolutamente chiare", è stata consegnata dalla Russia all'Ucraina nell'ambito del processo legato ai negoziati. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. "Quindi la palla è nel loro campo e stiamo aspettando una risposta", ha aggiunto.
La scorsa domenica il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, aveva reso noto che "nelle recenti settimane non vi era stato nessun contatto con diplomatici russi a livello di ministeri degli Esteri". "Gli unici contatti sono dei team negoziali che comprendono rappresentanti di diverse istituzioni e membri del Parlamento. Loro continuano le loro consultazioni a livello di esperti, ma non c'è stato nessun colloquio ad alto livello" ha affermato, sottolineando che la situazione "terribile" di Mariupol "può essere una linea rossa" nei negoziati.
A pesare sui colloqui anche il massacro di Bucha, la cittadina alle porte di Kiev dove sono stati trovati centinaia di corpi di civili uccisi durante l'occupazione russa.
LAVROV
"L'esito dei negoziati dipende completamente dalla disponibilità di Kiev a tenere conto delle nostre richieste legittime". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di un colloquio telefonico con il suo omologo turco, Mevlut Cavusoglu.
I due ministri, si legge in una nota del ministero degli Esteri russo, "nel contesto dell'operazione militare speciale per la liberazione del Donbass, hanno avuto uno scambio di opinioni sulla situazione sul campo, in particolare riguardo Mariupol".
"La parte russa ha sottolineato ancora una volta che tutta la responsabilità della difficile situazione umanitaria nelle aree dei combattimenti ricade sui battaglioni nazionalisti di destra ucraini, che usano i civili come 'scudi umani' ", si aggiunge nella nota.