Cosa ha detto la portavoce Jen Psak. Francia disponibile a inviare un team tecnico in Ucraina per indagare sui crimini
Il massacro nella città ucraina di Bucha, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, potrebbe essere solo "la punta dell'iceberg": le forze russe hanno "probabilmente commesso atrocità" anche in parti dell'Ucraina non ancora accessibili. A dichiararlo è stata la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. "Quello che avevamo previsto è purtroppo accaduto e abbiamo visto forse la punta dell'iceberg” nelle zone cui “abbiamo avuto accesso”. “Non abbiamo avuto accesso a una parte del paese dove probabilmente hanno commesso atrocità" ha osservato.
Sul massacro, il presidente francese Emmanuel Macron e quello ucraino Volodymyr Zelensky hanno discusso ieri sera delle misure atte a garantire che i crimini di Bucha non rimangano impuniti: la Francia ha effettuato un pagamento speciale di 490mila Euro alla Corte penale internazionale (Cpi) per contribuire allo svolgimento del lavoro di indagine in Ucraina, stando a quanto riferito da fonti dell'Eliseo dopo il colloquio tra i presidenti, durato circa un'ora. La Francia potrebbe anche fornire alla corte due giudici e 10 gendarmi.
Secondo le fonti, Macron ha anche menzionato lo shock e l'emozione suscitate in Francia dalle immagini provenienti da Bucha. Nella conversazione telefonica i due presidenti hanno parlato anche di stupri presumibilmente commessi da soldati russi in Ucraina. La Francia si è detta disponibile ad inviare un team tecnico in Ucraina per indagare sui crimini commessi.