Hamas avverte Israele: "Negoziati su ostaggi solo con stop bombardamenti". Oggi riunione Consiglio sicurezza Onu per voto proposta tregua immediata
Bulldozer delle forze di occupazione israeliane hanno demolito il cimitero di Sheikh Shaban nel quartiere di as-Saha, nella parte orientale di Gaza. "I cadaveri appaiono dissotterrati e schiacciati sotto i bulldozer - scrive al Jazeera - Non è la prima volta che le forze di occupazione demoliscono i cimiteri, distruggendo tombe, riesumando i cadaveri e poi mutilandoli. Parti dei cadaveri, compresi quelli di bambini, sono chiaramente visibili nell'area". Il bilancio delle vittime, secondo le autorità della Striscia, è salito a 20mila morti.
Hamas, la Jihad islamica e altre fazioni palestinesi nella Striscia di Gaza non condurranno alcun negoziato con Israele sul rilascio degli ostaggi fino a che non sarà raggiunto un cessate il fuoco completo. "C'è una decisione a livello nazionale secondo cui non ci saranno negoziati sui prigionieri o scambi di prigionieri finché non ci sarà la fine completa dell'aggressione'' israeliana, si legge in una nota diffusa a nome delle forze palestinesi e pubblicata sul canale Telegram di Hamas.
Si intensificano intanto i combattimenti a Gazanel giorno della riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per votare la risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato. Secondo le ultime news di oggi, 21 dicembre 2023, le Forze della difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver colpito 230 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore e hanno riferito di intensi combattimenti nel nord dell'enclave palestinese. L'esercito israeliano ha quindi riferito che a Jabaliya, nella città di Gaza, una scuola dove si rifugiavano civili è stata sgomberata dalle truppe della 551a Brigata che all'interno hanno trovato diverse armi appartenenti ad agenti di Hamas.
Almeno 24 palestinesi sono morti la notte scorsa a causa dei bombardamenti dell'esercito israeliano contro la città di Khan Younis, nel sud della Striscia, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 55 morti. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno attaccato numerose case e rifugi intorno all'ospedale europeo della città, utilizzando l'aviazione e l'artiglieria.
Inoltre, fonti locali consultate dalla stessa agenzia hanno denunciato l'uso di fosforo bianco da parte dell'esercito israeliano contro un mercato a Jabalia, nel nord dell'enclave. I militari hanno fatto irruzione nel campo profughi della città, dove hanno espulso i civili dalle loro case “sotto la minaccia delle armi” e poi hanno dato fuoco ad alcune abitazioni.
Il segretario generale dell'Onu, António Guterres, ha chiesto di ristabilire le condizioni necessarie per consentire operazioni umanitarie su larga scala nella Striscia. Mentre il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha espresso preoccupazione per la "combinazione" di malattie, fame e mancanza di igiene, che ha portato la popolazione a sperimentare "tassi alle stelle" di infezioni e focolai di malattie. Per quanto riguarda il funzionamento dei centri sanitari nell'enclave, il direttore dell'Oms ha riferito che personale dell'organizzazione ha verificato che l'ospedale Al Ahli Arab Hospital ha smesso di eseguire interventi chirurgici per mancanza di carburante, personale e forniture.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà nuovamente oggi per votare la risoluzione presentata dagli Emirati Arabi Uniti che chiede un cessate il fuoco immediato tra Israele e Hamas nella striscia di Gaza. Il rinvio è stato deciso per evitare un nuovo veto da parte degli Stati Uniti, che hanno messo in discussione la dicitura ''sospensione delle ostilità''.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha spiegato in conferenza stampa che si sta lavorando al testo della risoluzione con l'obiettivo di avere garanzie che gli aiuti che entrano nella Striscia di Gaza arrivino effettivamente e in sicurezza alla popolazione civile palestinese.