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Iran, arrivano i caccia russi: Su-35 a Teheran nei prossimi giorni

In arrivo la prima fornitura dei 24 Sukhoi acquistati a novembre

Caccia russo Sukhoi SU-35 - Fotogramma /Ipa
Caccia russo Sukhoi SU-35 - Fotogramma /Ipa
21 aprile 2024 | 00.06
LETTURA: 2 minuti

L'Iran riceverà la prima fornitura di caccia russi di ultima generazione Sukhoi SU-35 nei prossimi giorni. A riferirne sono i media iraniani. Secondo il sito web del quotidiano Etemad, l'Iran ha acquistato i caccia a novembre. Non sono stati diffusi ulteriori dettagli, ma secondo notizie non ufficiali si tratterebbe di un totale di 24 nuovi caccia da combattimento.

Il 17 aprile scorso, l'Iran minacciava di reagire con una risposta "potente e feroce" al minimo atto di aggressione sul proprio suolo da parte di Israele. A dichiararlo, mentre si susseguivano ancora notizie su tempi e portata di una rappresaglia dello Stato Ebraico all'attacco iraniano, era stato il presidente Ebrahim Raisi. E, subito dopo, il comandante dell'Aeronautica militare iraniana, il generale Hamid Vahedi, aveva assicurato come il Paese fosse pronto a colpire gli obiettivi, in modo particolare con altri jet russi, i Sukhoi Su-24. Secondo le dichiarazioni riportate dall'Irna, non sarebbero infatti pronti solo i bombardieri tattici supersonici di fabbricazione russa, ma anche altri caccia. Ora, quindi, la notizia sui SU-35.

Il missile israeliano che elude i sistemi radar

Ma non ci sono solo le armi iraniane. Infatti, secondo quanto riporta il 'New York Times' che cita due fonti occidentali, uno dei missili lanciati due giorni fa da Israele contro le difese aeree del sito nucleare di Natanz aveva una tecnologia avanzata per eludere i sistemi radar iraniani. E due fonti del Paese hanno quindi confermato al quotidiano Usa di non aver rilevato le intrusioni nel proprio spazio aereo di droni, missili e o aerei.

Secondo il quotidiano americano, il caccia dal quale è stato lanciato dal missile era "lontano sia dallo spazio aereo israeliano che da quello iraniano" e non è neanche entrato nello spazio aereo giordano, in una mossa calcolata per tenere Amman lontana da una possibile rappresaglia, nonostante una settimana fa abbia partecipato all'azione di difesa dall'attacco iraniano contro Israele.

Scrive il New York Times che "l'uso da parte di Israele di droni lanciati dall'interno del territorio iraniano e il lancio di un missile che non può essere rilevato è destinato ad essere per Teheran un anticipo di quello che potrebbe essere un più grande attacco su vasta scala". Quello di venerdì, sottolinea il giornale, "è stato calibrato per fare in modo che l'Iran ci pensi due volte a lanciare in futuro un attacco diretto contro Israele".

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