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Israele attacca Iran: "Possiamo colpire sempre". Aiea: siti nucleari intatti

Colpita una base militare nell'area di Isfahan. Usa: informati, ma nessun ok a Tel Aviv. Il raid nel giorno del compleanno di Khamenei. Analista: "In azione mini droni pilotati dall'interno". Fonte israeliana: "Dimostrato che possiamo colpire sempre"

Manifesto a Teheran - Afp
Manifesto a Teheran - Afp
19 aprile 2024 | 06.28
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Israele ha sferrato l'attacco contro l'Iran oggi, in risposta all'offensiva lanciata da Teheran nella notte tra sabato e domenica scorsa. Colpita una base militare nell'area di Isfahan. Le difese aeree iraniane sono entrate in azione e tre droni sono stati abbattuti. Nessun danno è stato causato nell'attacco notturno, ha detto alla tv di stato iraniana Siavosh Mihandoust, comandante dell'esercito iraniano, aggiungendo che il rumore sentito durante la notte a Isfahan era dovuto ai sistemi di difesa aerea che avevano preso di mira un "oggetto sospetto". I media iraniani hanno diffuso immagini di questa mattina di Ifshan minimizzando i danni.

I due principali aeroporti di Teheran hanno ripreso i voli che erano stati sospesi dopo le esplosioni. "I voli attraverso gli aeroporti Imam Khomeini e Mehrabad sono ripresi", riferisce l'agenzia di stampa ufficiale Irna.

In azione mini droni pilotati da infiltrati in Iran

Secondo un'analista iraniano citato dalla televisione di Stato di Teheran, i "mini droni abbattuti dalle difese aeree a Isfahan" sarebbero stati ''pilotati da infiltrati all'interno dell'Iran''. ''Fonti ben informate'' citate dall'agenzia di stampa Tasnim hanno aggiunto che ''non ci sono indicazioni di un attacco dall'esterno contro l'Iran''.

Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele Itamar Ben Gvir ha criticato su 'X' l'attacco israeliano contro l'Iran utilizzando un termine che può essere tradotto come ''debole'', ''zoppo''. Ovvero per indicare che la reazione israeliana al lancio di missili e droni da parte dell'Iran è stata limitata. ''Le autorità israeliane si prendono in giro da sole'', scrive l'agenzia di stampa iraniana Tasnim commentando su 'X' il post condiviso damnBen Gvir.

Siti nucleari intatti

"Gli impianti nucleari nella provincia di Isfahan sono completamente sicuri", riferisce l'agenzia di stampa Tasnim, citando "fonti affidabili".

Anche l'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha confermato che non si sono registrati danni. Su 'X' l'Aiea ha quindi rivolto un appello alla ''moderazione estrema'' e spiegando che sta ''monitorando la situazione da vicino''.

Israele: "Raid lanciato per dimostrare nostra capacità di colpire"

L'attacco israeliano contro il territorio iraniano aveva come obiettivo quello di ''mandare un segnale all'Iran che Israele ha la capacità di colpire all'interno del Paese'', ha dichiarato un funzionario israeliano al Washington Post, confermando che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto un raid all'interno dell'Iran.

Israele e la comunicazione agli Usa. Washington non ha autorizzato

La Cnn riferisce che Israele ha garantito agli Stati Uniti che l'offensiva non avrebbe interessato impianti legati al nucleare. Secondo l'emittente NBC News, gli Stati Uniti non sono coinvolti nell'operazione. Fonti militari citate da Bloomberg evidenziano che Washington, nella giornata di giovedì, avrebbe ricevuto informazioni da Israele su un attacco previsto nelle successive 24-48 ore. "Non abbiamo dato l'ok alla risposta", la frase di una fonte americana alla Cnn.

Raisi: "Abbiamo mostrato volontà d'acciaio e leadership saggia"

L'operazione 'La Promessa Vera', oltre alla "forza" dell'esercito, ha anche "mostrato la volontà d'acciaio della nostra nazione e la sua leadership saggia", ha dichiarato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, in un suo intervento pubblico a Damghan, il primo dopo la notizia del raid. Raisi, secondo quanto riportano i media iraniani, non ha fatto riferimento all'attacco delle scorse ore, ma - parlando sempre della rappresaglia iraniana contro Israele - ha parlato dell' "unità" del Paese, sottolineando che "stiamo combattendo una guerra di volontà e l'Iran ha vinto e continuerà a ottenere vittorie".

La base colpita: a cosa serve

A Isfahan sono localizzate strutture collegate al programma nucleare iraniano, in particolare il sito sotterraneo di Natanz, dove si procede all'arricchimento dell'uranio. La tv di stato iraniana, in maniera generica, definisce i siti "totalmente integri". La base, secondo il quotidiano britannico Guardian, per molti anni ha ospitato i caccia F-14 Tomcat che l'Iran ha acquistato dagli Stati Uniti prima della rivoluzione islamica del 1979. Dalla base di Isfahan sono partiti i missili lanciati verso Israele.

Difesa antiaerea in azione anche a Tabriz

Le difese aeree iraniane, oltre a Isfahan, sono entrate in azione anche a Tabriz, nel nord-ovest dell'Iran. Lo ha indicato l'agenzia di stampa Fars, legata ai Guardiani della Rivoluzione. Fonti locali hanno riferito di un'esplosione e, secondo l'agenzia, è stato confermato che è stata provocata dalla difesa aerea della Repubblica islamica che ha agito a causa della presenza di "un oggetto sospetto". La situazione a Tabriz, sottolinea la Fars, ora è "completamente calma". La Fars, inoltre, riporta che tre esplosioni sono state udite vicino a una base dell'esercito iraniano a nord-est di Isfahan, precisando che la difesa aerea ha risposto alla presenza di un "piccolo oggetto sospetto" che volava sopra la città. Stando all'agenzia, si ritiene che un possibile target fosse una postazione radar.

Raid nel giorno del compleanno di Khamenei

''Buon compleanno Khamenei''. Così diversi utenti sui social hanno commentato il fatto che il raid israeliano contro l'Iran sia stato lanciato il giorno dell'85esimo compleanno del Grande Ayatollah Ali Khamenei, nato il 19 aprile del 1939.

Cina: "No escalation"

La Cina "continuerà a giocare un ruolo costruttivo per la de-escalation" delle tensioni in Medio Oriente. Lo ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Lin Jian, dopo i raid israeliani della scorsa notte a Isfahan. "La Cina - ha affermato - si oppone a ogni azione che possa aumentare ulteriormente le tensioni e continuerà a giocare un ruolo costruttivo per la de-escalation".

Egitto: profonda preoccupazione per rischio escalation

L'Egitto si è detto ''profondamente preoccupato'' per la situazione in Medioriente dopo l'attacco israeliano contro l'Iran. In una nota diffusa dal ministero degli Esteri del Cairo si invita Israele e l'Iran a esercitare "il massimo livello di autocontrollo e a rispettare pienamente le norme del diritto internazionale". L'Egitto, prosegue il comunicato, ''rinnova la sua profonda preoccupazione per la reciproca escalation iraniano-israeliana e mette in guardia sulle conseguenze dell'espansione del conflitto nella regione". Il conflitto, avverte Il Cairo, potrebbe avere ''effetti pericolosi sulla sicurezza'' delle persone nella regione. "L'Egitto si impegna a continuare a intensificare i suoi contatti con tutte le parti interessate e influenti al fine di contenere la tensione e l'escalation in corso", ha aggiunto la nota.

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