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Guerra Ucraina, Russia: "Kiev riconosca Crimea e Donbass"

Cremlino: "Incontro Lavrov-Kuleba sarà cruciale". Il ministro ucraino: "Aspettative basse". Mosca: "Non vogliamo rovesciare governo Kiev"

Afp
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09 marzo 2022 | 13.37
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Per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia, la Crimea deve essere riconosciuta come una regione russa e le repubbliche separatiste del Donbass come stati indipendenti. E' quanto ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando con la stampa la disponibilità del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a discutere dello status di queste regioni internazionalmente riconosciute come parte dell'Ucraina. "La nostra posizione è ben nota. La Crimea è una regione russa e questo deve essere riconosciuto de facto e de jure", ha detto Peskov, citato dalla Cnn. Le repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk, ha aggiunto, "sono stati indipendenti e sovrani, riconosciuti come tali dalla Federazione russa. Anche loro devono essere riconosciute de facto e de jure".

Gli Stati uniti hanno dichiarato una "guerra economica" contro la Russia, ha poi detto il portavoce del Cremlino Peskov, secondo quanto riporta la Cnn. "La Russia farà quanto è meglio per i suoi interessi", ha risposto Peskov quando gli è stato chiesto come si regolerà Mosca.

Intanto, l' incontro di domani ad Antalya in Turchia fra Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba viene considerato "cruciale" per il processo negoziale in corso fra Russia e Ucraina, ha precisato il portavoce del Cremlino. "E' un proseguimento del processo negoziale ed è molto importante", ha spiegato. Domani in Turchia Lavrov terrà anche un discorso in cui illustrerà la posizione della Russia sulla guerra contro l'Ucraina.

"Le aspettative sui colloqui" di domani con il ministro degli Esteri russo "sono limitate", ha però detto il capo della diplomazia di Kiev Kuleba in un video su Facebook, nel quale ha confermato che sarà presente ai colloqui, ai quali si presenterà "in buona fede, non con una prospettiva propagandistica". "Ma dico francamente che le mie aspettative sono basse. Siamo interessati a un cessate il fuoco, a liberare i nostri territori e il terzo punto è risolvere tutte le questioni umanitarie", ha elencato.

Dal canto suo, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan spera che grazie al colloquio ''si apra la porta per un cessate il fuoco duraturo'' in Ucraina. Lo riportano i media turchi.

"MOSCA NON VUOLE ROVESCIARE GOVERNO KIEV"

"L'operazione militare speciale" condotta dalla Russia in Ucraina "ha per obiettivo quello di proteggere le Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk, smilitarizzare e denazificare l'Ucraina, eliminare la minaccia militare proveniente per la Russia dal territorio ucraino a causa delle attività dei paesi della Nato e il tentativo di pompare armi nel paese. L'operazione non ha lo scopo di occupare l'Ucraina, distruggere la sua statualità o rovesciare l'attuale governo. Non è diretta contro i civili". A dichiararlo durante un briefing oggi a Mosca è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Lo riporta la Tass.

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