Le forze armate di Kiev resistono da settimane all’assalto portato dai reparti di Mosca e dagli uomini della Wagner
"A Bakhmut è l’inferno. Ma resistiamo". Bakhmut continua ad essere il fulcro della guerra tra Ucraina e Russia. Le forze armate di Kiev resistono da settimane all’assalto portato dai reparti di Mosca e dagli uomini della Wagner. "Gli scontri a Bakhmut sono i più duri, si è a contatto diretto con il nemico", dice Serih Chervatu, portavoce del comando orientale delle forze armate ucraine. “La via per i rifornimenti è ancora aperta, le forze ucraine mantengono le loro posizioni. Gli uomini della Wagner sono stati i più aggressivi, i russi mantengono un significativo vantaggio per l’artiglieria nelle zone in cui vengono portati i principali attacchi. Noi continuiamo a rifornire Bakhmut con munizioni, cibo e equipaggiamenti. E portiamo via i feriti”, aggiunge.
I russi continuano ad avanzare lentamente verso il centro della città e nelle zone occidentali, con la stazione ferroviaria nel mirino. “E’ durissima”, dice Yuriy Syrotyuk, granatiere dell’esercito ucraino, alla tv di Kiev. “Bakhmut resiste, ci sono i rifornimenti. Ma i russi sono più di noi e hanno più munizioni. E’ l’inferno a Bakhmut, al momento resistiamo sul lato destro della linea difensiva. L’artiglieria nemica colpisce senza sosta, così come l’aviazione. I tank si sono avvicinati molto, sparano a qualsiasi cosa. Purtroppo, i nemici non hanno problemi con le armi: qui non hanno carenze in termini di uomini o munizioni". Secondo Syrotyuk, l’offensiva russa ha perso intensità lungo la direttrice meridionale: "Stanno cercando di attaccare a testa bassa verso il centro della città. Distruggono qualsiasi cosa e cercano di avanzare tra le macerie. Sono stato” poche ore fa “nella zona meridionale di Bakhmut. Il nemico bombarda la strada, ma i rifornimenti arrivano. La difesa è organizzata e c’è persino rotazione di uomini: possiamo andarcene, darci una ripulita e tornare".