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Bonus condizionatori 2022, a chi spetta e come funziona

L’incentivo, confermato dalla Legge di Bilancio di quest'anno, consente di ottenere una detrazione fiscale che va dal 50 al 65%

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19 maggio 2022 | 12.51
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Il caldo è arrivato e, in vista di un'estate che si preannuncia torrida, è possibile sfruttare il bonus condizionatori 2022. L’incentivo, confermato dalla Legge di Bilancio di quest'anno, consente di ottenere una detrazione fiscale che va dal 50 al 65%, a seconda che si ricorra a Bonus ristrutturazione e Bonus Mobili (al 50%) o all'Ecobonus (al 65%). Tuttavia, è anche possibile far rientrare la spesa del condizionatore nel Superbonus 110%.

Se per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione era pari a 16.000 euro, per il 2022 nel caso del Bonus Mobili è stato fissato a 10.000 euro e a 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024.

Bonus condizionatori del 50%: a chi spetta?

Se si stanno facendo dei lavori in casa e si sta beneficiando del bonus ristrutturazioni del 50%, grazie a questi interventi si avrà diritto alla stessa percentuale di detrazione fiscale sull’acquisto del condizionatore ricorda laleggepertutti.it. A patto, però, che le opere di ristrutturazione siano iniziate dopo il 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui acquisti il dispositivo. In altre parole: si avrà diritto al bonus del 50% sul condizionatore comprato nel 2022 se la ristrutturazione della casa è iniziata dopo il 1° gennaio 2021. Se, invece, i lavori sono partiti a dicembre 2020, non si potrà avere il bonus condizionatori.

Spetta la detrazione anche se stai effettuando un intervento di manutenzione straordinaria senza la ristrutturazione, purché venga migliorata (e documentata) l’efficienza energetica dell’edificio.

Il bonus è fruibile anche quando si sceglie la cessione del credito o lo sconto in fattura come alternativa alla classica detrazione sui lavori di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria.

In sintesi, è possibile abbinare il bonus climatizzatori ai seguenti interventi:

- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;

- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;

- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;

- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Bonus condizionatori del 65%: a chi spetta?

Se invece si sta usufruendo dell’ecobonus per lavori di riqualificazione energetica di un immobile, lo sconto cresce. In questo caso, infatti, la detrazione fiscale a cui si può arrivare per l’acquisto di un nuovo condizionatore sale al 65% se lo si acquista con pompa di calore ad alta efficienza, per un importo massimo detraibile pari a 46.154 euro in dieci quote annuali. Stesso discorso nel caso in cui non si stia acquistando un condizionatore ex novo ma stia andando a sostituire un vecchio impianto appartenente a una classe energetica inferiore.

Anche la detrazione del 65% può essere richiesta solamente da chi inizia l’intervento di ristrutturazione edilizia dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto del condizionatore.

Bonus condizionatori al 110%

Non c’è una disposizione che consenta di acquistare singolarmente un condizionatore e di fruire del superbonus 110%. Ma una possibilità di ottenerlo con questa vantaggiosa soluzione c’è: far rientrare il dispositivo in uno degli interventi trainanti, cioè quello della sostituzione dell’impianto di condizionamento.

Come avere il bonus condizionatori

Il bonus condizionatori del 50% o del 65% si ottiene in due modi:

come sconto diretto al momento dell’acquisto del dispositivo;

attraverso la dichiarazione dei redditi.

In entrambi i casi, sarà necessario documentare le spese sostenute per i lavori che danno diritto alla detrazione e l’aumento dell’efficientamento energetico dell’edificio.

Va ricordato che per questo bonus non viene chiesta la dichiarazione Isee, pertanto chiunque ha diritto alla detrazione senza indicare la propria situazione economica equivalente.


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