"Il quadro va avanti e dai territori ci si sta organizzando sulle proposte da candidare all'interno del Recovery Fund, tenendo presente l'orizzonte fissato al 30 aprile per la presentazione del Pnrr e le risorse che arriveranno agli enti locali: è una sfida che va governata dal punto di vista politico ma coinvolgendo tutte le altre professionalità e le esperienze presenti sul territorio". E' quanto riferisce Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria ed esponente dell'Anci, intervenendo al primo tavolo tecnico del progetto 'Next Generation Eu - EuroPa Comune', organizzato dal Csel, il Centro Studi Enti Locali.
"Serve un 'protagonismo orizzontale' di condivisione delle proposte e allo stesso tempo un monitoraggio delle attività, per chiamare tutti a una responsabilità comune - sottolinea Falcomatà - Il coinvolgimento dei Comuni finora c'è stato, ma non si comprende ancora quale sarà da un punto di vista decisionale il ruolo dei sindaci e in particolare delle Città Metropolitane, nella consapevolezza che soltanto tenendo conto della prossimità e della voce dei territori si potranno portare avanti progetti, infrastrutture e servizi che potranno davvero cambiare il volto e la storia delle nostre città".
Per il sindaco di Reggio Calabria, "è anche l'occasione per colmare il gap fra il Mezzogiorno e il resto d'Italia ed evitare che il nostro Paese vada a due velocità, con un Sud in posizione minore rispetto al Centro-Nord. Occorre però capire quali sono le regole del gioco e le condizioni di partenza. E' del tutto evidente - sottolinea Falcomatà - che va mantenuto il carattere aggiuntivo e non sostitutivo di queste risorse rispetto a quelle ordinarie per colmare il gap. Bisogna poi fissare le 'regole di ingaggio' e dunque definire i Lep, ovvero i livelli essenziali di prestazione, mettendo da parte il criterio della cosiddetta spesa storica".