Il ministro dell'Interno: "Humanity in acque italiane solo per tempo soccorsi"
Una nave che trasporta migranti con una rivolta a bordo - la Rise Above - si dirige verso Siracusa. Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. ''C'è una nave che è entrata in acque territoriali proprio in queste ore, è una nave diversa" rispetto alle altre su cui sono al momento accesi i riflettori, "non abbiamo ancora adottato un provvedimento, è una nave più piccola, affollata da 94 persone. Ci è stato segnalato che c'era un tentativo di rivolta a bordo, con condizioni di precarietà di navigazione e il Cirm ha segnato la condizione di urgenza, quindi si sta dirigendo verso Siracusa. Anche qui non abbiamo frapposto obiezioni ma tratteremo con analogo criterio anche questa nave e le altre che sono rimaste ancora fuori, ovvero due di bandiera norvegese''.
Piantedosi ha affermato che la nave tedesca Humanity 1 - che trasporta 179 migranti e attende un approdo dal 24 ottobre - potrà fermarsi nelle acque italiane per il tempo necessario a prestare i soccorsi ai migranti che abbiano bisogno di cure. ''Abbiamo adottato un decreto interministeriale ai sensi dell'articolo 1 comma 2 del decreto legge 130 del 2020 con cui abbiamo imposto alla nave Humanity 1, quando arriverà, di fermarsi in rada. Potrà permanere nelle nostre acque territoriali solo per il tempo necessario per consentirci di vedere se a bordo ci siano eventuali emergenze di carattere sanitario o di altro tipo''.
A quanto apprende l'Adnkronos, un decreto interministeriale come quello adottato per la nave Humanity1 sarà adottato anche per la Ocean Viking, su cui ci sono 234 migranti, e la Rise Above. Alle navi delle ong sarà quindi consentito lo stop in rada solo per il tempo necessario a svolgere le verifiche a bordo e a soccorrere persone che dovessero versare in condizioni di fragilità.
''E' il primo provvedimento con il quale formalizziamo una presa di posizione nei confronti della prima nave delle ong che è entrata in acque territoriali italiane dirigendosi verso Catania - ha precisato il ministro - E lo ha fatto senza ottemperare alle richieste di fornirci l'identificazione delle persone a bordo, dove erano state salvate e quali erano le oggettive condizioni''.
''Prenderemo tutti i minori, donne incinte o malati, secondo quanto abbiamo appreso dai canali informali, che si trovano sulla nave Humanity1. Noi rispettiamo le persone e le esigenze umanitarie e le emergenze. All'esito di questa verifica le persone che non dovessero versare in condizioni di emergenza dovranno essere riportate in acque internazionali'', ha aggiunto.