Monitoraggio della Fondazione Gimbe: "Ancora 6,96 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose"
Vaccino anti Covid, "al 23 marzo sono state somministrate 47.794 quarte dosi. In base alla platea ufficiale (791.376), aggiornata al 9 marzo, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 6% con nette differenze regionali: dallo 0,5% della Calabria al 30,4% della Piemonte. La campagna vaccinale è al palo e serve una forte spinta per non compromettere roadmap riaperture". E' l'allarme che lancia oggi la Fondazione Gimbe nel suo ultimo monitoraggio. "Delle 7.338.927 persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, 2,53 milioni potrebbero riceverla subito, mentre gli oltre 4,8 milioni di guariti da meno di 120 giorni non sono candidati a riceverla nell’immediato", ricorda il report.
Al 23 marzo "sono ancora 6,96 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 2,45 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni. Di conseguenza - avverte Gimbe - le persone attualmente vaccinabili sono circa 4,51 milioni, un dato che non tiene conto delle esenzioni di cui non si conosce il numero esatto".
"Tutti i dati dimostrano che la campagna vaccinale è ormai in una fase di stallo – sottolinea Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe - nonostante vi siano attualmente oltre 4,5 milioni di persone vaccinabili con prima dose e 2,5 milioni con dose booster. I tassi di copertura vaccinali, infatti, nell’ultimo mese hanno registrato incrementi davvero esigui".
PROTEZIONE QUARTA DOSE - "I risultati di uno studio pubblicato sul 'New England Journal of Medicine' non depongono a favore della somministrazione di una quarta dose in soggetti giovani e sani a causa di una bassa efficacia nei confronti delle infezioni sintomatiche. Per la popolazione over 60 sono disponibili dati pre-print di uno studio israeliano: l’effetto protettivo della quarta dose sembra manifestarsi soprattutto nelle persone più anziane, in particolare over 80, mentre appare modesto nella fascia 70-79 anni ed esiguo in quella 60-69" ricorda la Fondazione Gimbe nel suo ultimo monitoraggio.