Il report Altems: nonostante il buon andamento, manca poco al 31 marzo
Vaccinazioni anti Covid in Italia con un "buon andamento", ma il rischio è quello di non riuscire a raggiungere l'obiettivo fissato dall'Ue nei tempi stabiliti. Cioè il 31 marzo. A spiegarlo è il il 42esimo report settimanale di Altems, l'Alta scuola di economia e management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica, campus di Roma. "Meno di un mese per raggiungere l’obiettivo delle vaccinazioni indicato dall’Ue e siamo solo al 29,06%, nonostante l’incremento del numero di punti vaccinali", si legge nel report.
"A oggi si registrano 1.454.503 di persone vaccinate, che corrisponde a un buon andamento nelle vaccinazioni, tuttavia - sottolinea ancora il report - ipotizzando questo andamento lineare non si raggiunge nei tempi stabiliti (31 marzo) l’obiettivo fissato dall’Ue, ma solo il 56% di tale obiettivo".
"Dopo un mese di valori stabili nelle terapie intensive, bisogna ora fare attenzione al rischio che i ricoveri in questo ambito riprendano ad aumentare, come si può iniziare a leggere dai dati su scala nazionale, pur con delle differenze a livello regionale. Questo rischio corre in parallelo con l’incremento dei contagi, che nel giro di una settimana ha visto aumentare l’incidenza nazionale da 130 a 180 nuovi casi ogni 100mila abitanti, molto al di sopra della soglia dei 50 su 100.000 che viene considerata critica per il contenimento ottimale dell’epidemia". Lo sottolinea Gianfranco Damiani, docente di Igiene generale e applicata presso la Sezione di Igiene del Dipartimento di Scienze della Vita e Sanità Pubblica dell’Università Cattolica, commentando il report.