Un aereo ha rilevato "rumori sottomarini. L'operazione si svolge in un'area due volte più grande del Connecticut
Si allarga l'area delle ricerche del sottomarino Titan disperso nell'Oceano Atlantico durante la missione diretta al relitto del Titanico. Un aereo canadese ha "rilevato rumori sottomarini nell'area" dove si ritiene possa essere scomparso il Titan, con cui sono stati persi i contatti domenica. Le successive ricerche "hanno prodotto risultati negativi". Lo ha riferito la Guardia Costiera degli Stati Uniti, precisando che dopo che un aereo canadese P-3 ha rilevato "rumori sottomarini" si è cercato di capirne l'origine. "Queste ricerche hanno prodotto risultati negativi ma continuano - ha aggiunto la Guardia Costiera in un tweet - Inoltre, i dati del velivolo P-3 sono stati condivisi con i nostri esperti della Marina degli Stati Uniti per ulteriori analisi che saranno prese in considerazione nei futuri piani di ricerca".
In precedenza, un rapporto interno del governo degli Stati Uniti ha affermato che i team che cercano il sottomarino hanno sentito colpi a intervalli di 30 minuti e anche che un aereo P-3 canadese ha individuato un oggetto rettangolare bianco nell'acqua.
"Non conosciamo la fonte di quel rumore", ha ribadito a Cbs News il contrammiraglio della Guardia costiera, John Mauger. Le informazioni sono state condivise con la Marina degli Stati Uniti. "C'è molto metalllo e ci sono oggetti di varia natura nell'acqua in questa zona", ha detto riferendosi alla zona nella quale è localizzato il relitto del Titanic. "E' importante aver coinvolto esperti della Marina che possono classificare o fornire informazioni più precise sull'eventuale fonte del rumore". Le ricerche, ha poi assicurato, continueranno con ogni mezzo "finché c'è un'opportunità di sopravvivenza" delle cinque persone a bordo del Titan, che avrebbero ancora poco più di 20 ore di ossigeno a disposizione.
"La superficie dell'area di ricerca è stata estesa, adesso è due volte più grande del Connecticut", ha detto il Capitano Jamie Frederick della Guardia Costiera degli Stati Uniti, nel corso di una conferenza stampa con gli aggiornamenti riguardo alle ricerche del sommergibile. E' un momento "estremamente difficile" per gli amici e le famiglie di coloro che sono intrappolati nel sommergibile, con le quali siamo in "stretto contatto", ha dichiarato Frederick, aggiungendo che i soccorritori devono tenere conto delle correnti del mare, a causa delle quali le ricerche sono "complesse".
"Hanno razioni limitate a bordo ma non posso dire esattamente quante", ha detto ancora Frederick. "Dobbiamo rimanere ottimisti e fiduciosi quando ci troviamo in un caso di ricerca e salvataggio. Ci sono molti fattori che si devono prendere in considerazione. A volte ci si trova in una posizione in cui si deve prendere una decisione difficile. Non ci siamo ancora arrivati. Continuiamo a cercare".