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Ospite della serata finale del festival, ha ricordato l'importanza del primo soccorso che gli ha salvato la vita
Edoardo Bove, 22enne centrocampista della Fiorentina, tra gli ospiti più attesi della serata finale di Sanremo 2025, ha sottolineato sul palco dell'Ariston l'importanza del primo soccorso e ha raccontato com'è cambiata la sua vita negli ultimi due mesi, da quando per un malore si è accasciato in campo allo stadio Franchi di Firenze il 1° dicembre al 17esimo minuto del primo tempo della partita che stava giocando contro l'Inter. All'ospedale Careggi del capoluogo toscano gli è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo che gli ha salvato la vita, ma che ora rischia di comprometterne la carriera per via delle regole in vigore in Italia.
"Sto vivendo questa esperienza in un modo particolare con degli alti e dei bassi perché il calcio è la mia forma di espressione, senza sento che manca qualcosa, è come per un cantante la voce. Mi sento un po' incompleto, so che ci vuole tempo e coraggio", ha detto a Conti. "Mi ritengo molto fortunato, è successo tutto nel posto giusto al momento giusto, in 15 minuti ero in ospedale. Mi sono arrivate tante testimonianze di persone che hanno perso i propri cari per episodi simili al mio perché non c'è stata una prontezza nel soccorso. Il motivo principale per cui sono qui oggi è per sottolineare l'importanza del primo soccorso. Più informazione c'è sul primo soccorso, siamo tutti più al sicuro. Ho capito quanto la linea tra la vita e la morte sia sottile e che dipendiamo tanto da chi ci sta accanto, anche da persone estranee", ha spiegato Edoardo Bove.
L'atleta ha poi rivolto un pensiero per l'affetto ricevuto in questi mesi: "Voglio ringraziare tutti voi, è un affetto che mi è arrivato in modo particolare, al di là dei colori, delle bandiere, delle squadre. Mi ha fatto capire la gravità della situazione, mi sono svegliato in ospedale senza ricordare nulla e solo guardando le reazioni di familiari, amici, persone estranee che erano contente di vedermi mi sono reso conto che avevano avuto paura di perdermi".
Prima di presentare la performance di Elodie, Edoardo Bove ha regalato la sua maglia a Carlo Conti che, da grande tifoso della Fiorentina ha fortemente voluto che il calciatore venisse ospite al festival. "Il numero 4. Come i miei festival", ha sottolineato il direttore artistico.