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Eugenio in Via di Gioia, brano-appello per rapper iraniano Toomaj Salehi

Esce oggi 'Farò più rumore del ratatata', che chiede la liberazione dell'artista considerato 'la voce dell'Iran'

Eugenio in Via di Gioia, brano-appello per rapper iraniano Toomaj Salehi
28 giugno 2024 | 14.23
LETTURA: 4 minuti

Qual è il ruolo di un artista? Come dovremmo porci davanti a quello che accade nel nostro Paese e nel mondo? Gli Eugenio in Via di Gioia hanno la loro risposta: affrontare, parlare, condividere, prendere una posizione. Per questo chiedono a gran voce la liberazione del rapper iraniano Toomaj Salehi con 'Farò più rumore del ratatata' (https://shorturl.at/FIgcm), un brano inedito, uscito oggi, contro ogni forma di violenza, contro chi toglie la voce e per tutte le persone che l’hanno persa, dedicato a chiunque combatta ogni giorno l'oppressione, la paura e l'indifferenza.

La storia del brano è corale, fatta di persone che hanno deciso di abbracciare una giusta causa e aiutare, ognuna per la loro parte, ruolo e professione, un artista in difficoltà. In un giorno di maggio, tra registrazioni e scrittura in studio, gli Eugenio in Via Di Gioia fanno ascoltare a Willie Peyote il provino di un brano che parla di guerra, violenza e repressione. Il brano canta di diritti negati e privilegi perpetrati, in Italia, come in Medio Oriente, come in molte parti del pianeta. Willie ascolta e si illumina. Racconta agli Eugeni un progetto che il 'Corriere della Sera' sta portando avanti da tempo: dopo aver aiutato il regista, attore e cantante Ashkan Kathibi a fuggire dall’Iran e arrivare in Italia, il Corriere vorrebbe coinvolgere artisti italiani interessati ad accendere una luce sulla storia del rapper Toomaj Salehi.

Salehi, considerato 'la voce dell'Iran' dai suoi sostenitori e fan, è stato tra i primi artisti a sostenere le proteste antigovernative legate alla massiccia protesta del velo seguita alla morte di Mahsa Amini nel settembre del 2022. La 22enne studentessa curdo-iraniana morì mentre era in custodia della polizia morale a causa del velo obbligatorio messo male. Per i testi delle sue canzoni in cui denunciava gravi violazioni dei diritti umani e di libertà, criticando apertamente l'operato degli ayatollah, Salehi fu giudicato colpevole di 'corruzione sulla terra', reato che secondo la lettura sciita della sharia (legge islamica) nella Repubblica islamica dell'Iran può condurre come accaduto a lui fino alla pena di morte.

Così, grazie al giornale, la band entra in contatto con Ashkan a cui basta un ascolto solo per convincersi che sia la canzone giusta per rappresentare attraverso la musica una causa come quella di Toomaj. Da quel giorno tutto avviene rapidamente perché il tempo per Toomaj ha un valore fondamentale. La band e tutti i team che collaborano con loro si attivano per trovare la via giusta per essere 'di aiuto', come da sempre cercano di fare sui temi che scelgono di sostenere. Dopo aver improvvisato per le strade di Torino una prima bozza del brano, la band invita Ashkan e l’attrice iraniana Sadaf Baghbani a raggiungerli sul palco dell’Oltre Festival di Bologna e cantare con loro la canzone. Il reel è stato visualizzato più di un milione di volte nelle prime 24 ore anche in Iran grazie alla traduzione in farsi di Ashkan.

Si apre un importante dialogo con le comunità Iraniane e nasce l’idea di cantare insieme a Willie Peyote per la Festa della Musica 2024, giorno in cui molti artisti, persone e associazioni accolgono il loro invito sostenendo pubblicamente Toomaj sui loro social. "Farò Più Rumore Del Ratatata nasce dall'esigenza di ritrovare il coraggio di esprimersi liberamente, di usare la voce e l'arte per tornare a gridare insieme che questo mondo ingiusto, iniquo, corrotto, non ci piace - afferma Eugenio Cesaro -. Farlo con l’aiuto di Willie Peyote (che ha coscritto il brano) e la produzione di okgiorgio è stato come amplificare il suono e aprire un coro. Volevamo far sentire la partecipazione di Toomaj nella canzone e così ci è venuta l'idea di utilizzare l'intelligenza artificiale. Le sue parole sono state cantate da Willie e sono diventate la voce di Toomaj. In quel momento abbiamo capito che quel coro stava diventando davvero collettivo e che ciascuno, grazie alla propria piccola dose di coraggio, può davvero fare la differenza".

L'intelligenza artificiale viene usata nella sua funzione più letteralmente 'tecnologica': come strumento al servizio dell’essere umano. Così viene studiata la formante della voce di Toomaj e replicata con l’A.I. in Italiano (le parole che Toomaj canta con l’A.I. sono parole che lui stesso ha detto e che sono state reinterpretate in fase di scrittura) sull’interpretazione metrica di Willie Peyote.

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