cerca CERCA
Sabato 22 Febbraio 2025
Aggiornato: 14:07
10 ultim'ora clock BREAKING NEWS

Hamas consegna i 6 ostaggi: "Tutti liberi con fine guerra e ritiro Idf da Gaza"

Tal Shoham e Abera Mengistu liberati a Rafah, altri tre a Nuseirat. Omer Shem Tov bacia 2 miliziani sulla testa. Israele libererà 602 prigionieri. Consegnato il corpo di Shiri Bibas

I tre ostaggi - Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert - iberati da Hamas - (Afp)
I tre ostaggi - Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert - iberati da Hamas - (Afp)
22 febbraio 2025 | 07.28
LETTURA: 5 minuti

Sono stati liberati tutti gli ostaggi oggi, sabato 22 febbraio. Tal Shoham e Abera Mengistu, dopo essere saliti sul palco allestito da Hamas per la loro liberazione, sono stati consegnati alla Croce rossa internazionale che a loro volta li ha affidati alle Idf a Gaza.

Altri tre ostaggi - Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert - sono stati consegnati alla Croce rossa internazionale dopo essere saliti sul palco a Nuseirat, nel centro di Gaza, prima del rilascio da parte di Hamas. Anche loro sono stati affidati all'Idf.

Hamas ha intanto dichiarato di essere pronto a "uno scambio totale di prigionieri con Israele", ovvero a liberare tutti gli ostaggi ancora trattenuti, in cambio della fine permanente della guerra, del ritiro delle Idf dall'enclave palestinese e della ricostruzione della Striscia di Gaza.

Niente cerimonia pubblica per Hisham al-Sayed

Il sesto e ultimo ostaggio, Hisham al-Sayed, rapito nel 2015, è stato liberato senza una cerimonia pubblica. Consegnato alla Croce rossa internazionale a Gaza City, è in viaggio per essere affidato alle Idf e allo Shin Bet. Lo rende noto l'esercito israeliano, che trasferirà al-Sayed fuori dalla Striscia di Gaza.

In una nota l'Idf ha scritto che "Hamas non terrà la sua 'cerimonia' per l'ostaggio Hisham al-Sayed nel rispetto della comunità beduina-israeliana, non esponendolo a questa esperienza disumanizzante e traumatica". Le Idf si sono chieste: "Dov'era questo 'rispetto' per la comunità arabo-israeliana quando hanno tenuto Hisham in ostaggio per oltre un decennio?".

Al-Sayed, affetto da schizofrenia, è entrato a Gaza nel 2015 ed è stato catturato da Hamas, che ha falsamente affermato che era un soldato. Nel 2022 Hamas ha diffuso il primo segno di vita in sette anni: un video che mostrava l'uomo attaccato a un respiratore. Dopo il 7 ottobre, il suo caso è riemerso e suo padre si è unito all'Hostage Families Forum per riportare la sua storia all'attenzione pubblica.

Omer Shem Tov bacia 2 miliziani Hamas sulla testa

Omer Shem Tov ha baciato sulla testa due miliziani di Hamas in segno di gratitudine mentre era sul palco durante la liberazione. La scena è stata ripresa in diretta dalle telecamere presenti e condivisa sui media. Rapito dal festival Nova e tenuto prigioniero insieme ai suoi amici Mia e Itai Regev, Omer Shem Tov ha salutato sorridente e alzato il pollice durante le operazioni di rilascio (VIDEO).

Israele libererà 602 prigionieri palestinesi

In cambio dei 6 ostaggi, Israele libererà 602 prigionieri palestinesi dalle sue carceri. Tra questi, 60 prigionieri erano stati condannati a lunghe pene detentive, 50 a ergastolo.

Questa è l'ultima tornata di rilasci previsti dalla fase iniziale di sei settimane dell'accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio. Il passo finale della prima fase dell'accordo sarà la consegna di altri quattro corpi di ostaggi la prossima settimana.

Sul palco preparato da Hamas a Rafah ci sono i soliti cartelli con messaggi tra cui "Noi siamo il diluvio", così come armi e attrezzature militari che il gruppo sostiene siano state rubate alle Idf il 7 ottobre 2023. Una delle armi è una pistola su cui il gruppo ha scritto 'Ravshatz', l'acronimo ebraico del capo della squadra di sicurezza locale di una comunità, a indicare che è stata presa a un individuo ucciso dai terroristi durante l'attacco del 7 ottobre.

Hamas: "Pronti a passare a seconda fase accordo"

Hamas si è detto pronto a passare alla seconda fase dell'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e a raggiungere lo scambio completo tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi. L'obiettivo, ha sottolineato Hamas, è quello di arrivare al cessate il fuoco permanente e al ritiro completo delle Forze di sicurezza israeliane (Idf) dalla Striscia di Gaza.

Hamas ha inoltre dichiarato di essere pronto a ''uno scambio totale di prigionieri con Israele'', ovvero a liberare tutti gli ostaggi ancora trattenuti, in cambio della fine permanente della guerra, del ritiro delle Idf dall'enclave palestinese e della ricostruzione della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas Hazem Qassem, precisando che la ricostruzione della Striscia di Gaza deve essere effettuata tramite un chiaro consenso nazionale e che non verrà permesso a nessuna forza esterna di interferire. Qassem ha spiegato che i negoziati per la seconda fase non sono ancora iniziati, ma i colloqui con i mediatori sono in corso.

Hamas ha aggiunto che "sono passati 33 giorni dall'inizio della prima fase, eppure l'occupazione non ha pienamente implementato tutti i suoi termini", sottolineando che "la situazione a Gaza è catastrofica" e invitando i mediatori a fare pressione sull'occupazione affinché implementi il protocollo umanitario.

Consegnato il corpo di Shiri Bibas

Il corpo della donna consegnato da Hamas è quello di Shiri Bibas, fatta prigioniera dai militanti palestinesi nell'ottobre 2023. La conferma arriva dalla famiglia, mentre mancano poche ore a un nuovo scambio di ostaggi e prigionieri con Israele.

"Dopo il processo di identificazione presso l'Institute of Forensic Medicine, questa mattina abbiamo ricevuto la notizia che temevamo di più. La nostra Shiri è stata assassinata in prigionia e ora è tornata a casa dai suoi figli, dal marito, dalla sorella e da tutta la sua famiglia per riposare", ha affermato la famiglia Bibas in una dichiarazione.

"Nonostante i nostri timori per la loro sorte, continuavamo a sperare di poterli riabbracciare, e ora siamo distrutti e addolorati", hanno dichiarato i familiari di Shiri Bibas su Instagram.

Israele accusa: "Fratellini Bibas uccisi a mani nude"

Hamas, che ha consegnato il corpo alla Croce rossa nella tarda serata di venerdì, aveva consegnato i corpi dei figli della 32enne tedesco-israeliana, Ariel e Kfir - che avevano solo 4 anni e 9 mesi quando sono stati rapiti - e di un altro prigioniero deceduto, l'attivista per la pace 84enne Oded Lifshitz. Gli esperti forensi israeliani hanno poi stabilito che i resti in una quarta bara non appartenevano a Shiri Bibas, come sostenuto da Hamas. L'organizzazione terroristica aveva poi ammesso di aver commesso un possibile errore.

Le autorità israeliane ''non hanno fornito alcun dettaglio ufficiale sulle cause di morte'' di Shiri Bibas e dei suoi due bambini, Ariel e Kfir, ha dichiarato la famiglia Bibas in una nota. "Qualsiasi diffusione di dettagli, inclusi riferimenti al trattamento dei corpi, è contrario alla volontà della famiglia e chiediamo che ciò venga evitato", si legge nella nota. "La famiglia non ha ricevuto alcun dettaglio del genere da fonti ufficiali", prosegue il comunicato.

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza