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Si potenzia il Sardinia Radio Telescope, Leonardo vince 2 gare con Vitrociset

Si rafforzano le strumentazioni del radiotelescopio dell'Inaf che cerca anche forme di vita extraterrestre

Il Sardinia Radio Telescope (Foto Vitrociset)
Il Sardinia Radio Telescope (Foto Vitrociset)
24 febbraio 2021 | 16.45
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Si potenzia il Sardinia Radio Telescope (Srt) grazie a due gare che Leonardo si è aggiudicata attraverso la sua controllata Vitrociset. Il potente Srt nel Sud della Sardegna è al lavoro dal settembre del 2013, va anche alla ricerca di forme vita extraterrestre ed ha raggiunto l'onore delle cronache quando proprio quell'anno, muovendo i suoi primi passi, è riuscito a vedere una magnetar - una stella di neutroni - quasi dritto al centro della Via Lattea e con una chiarezza mai osservata prima. Grazie a questi bandi, ora la potente infrastruttura scientifica italiana- gestita dall’Osservatorio Astronomico di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) - acquisirà nuovi sistemi per aumentare la sua capacità.

In particolare, Vitrociset si è aggiudicata due gare dell'I naf per il potenziamento dell’Srt e integrerà i sistemi elettromeccanici al servizio dei ricevitori e fornirà un sistema metrologico. La collaborazione tra Vitrociset e Inaf su Srt è stata avviata nel 2015 e oggi si arricchisce così di ulteriori attività. La Sardegna é in prima linea per lo sviluppo di tecnologie e servizi strategici per lo spazio. I due bandi nascono a seguito di un finanziamento assegnato all’Inaf dal Ministero dell’Università e Ricerca (Mur) per migliorare le capacità scientifiche del Sardinia Radio Telescope e della sua infrastruttura. Nell'ambito di questi contratti, Vitrociset si occuperà dell’integrazione dei sistemi elettromeccanici al servizio dei ricevitori sull’Srt e fornirà un sistema metrologico avanzato per questa importante infrastruttura scientifica italiana.

Leonardo spiega che questo potenziamento "consentirà di integrare e validare la nuova strumentazione scientifica, predisporre l’infrastruttura per gli sviluppi tecnologici, razionalizzare le attività di manutenzione e migliorare l'affidabilità". I nuovi sviluppi, inoltre, permetteranno di ottenere una diminuzione del downtime del telescopio, aumentandone così la produzione scientifica. Alto circa 70 metri, dal peso di oltre 3000 tonnellate e con una parabola (lo specchio primario) di diametro di 64 metri, il Sardinia Radio Telescope é un radiotelescopio con caratteristiche innovative per applicazioni radioastronomiche e spaziali fino a frequenze superiori ai 100 GHz, realizzato dall’Inaf in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana. La sua antenna parabolica é uno strumento dall’altissimo valore tecnologico e scruta il nostro cielo ininterrottamente alla ricerca di corpi celesti, sistemi planetari con pianeti simili alla terra, sistemi stellari, pulsar e oggetti o corpi dalla forte emissione radio - nuclei galattici attivi, radiogalassie, quasar, buchi neri - ma va anche alla ricerca di forme di vita extraterrestri.

"Vitrociset si è aggiudicata le gare grazie alla professionalità e all’esperienza maturata nella gestione pluriennale di infrastrutture critiche e nello sviluppo di sistemi e soluzioni volti a garantire i più alti standard di sicurezza e affidabilità" sottolinea Leonardo ricordando che "nel corso degli anni, la controllata si è aggiudicata competizioni italiane e internazionali garantendo un ritorno in termini di sviluppo del territorio, con investimenti in ricerca e sviluppo e nella formazione di personale altamente qualificato".

La collaborazione tra Inaf e Vitrociset inizia nel 2015 con il ripristino funzionale del Sistema di Superficie Attiva (Ssa) dello specchio primario del Sardinia Radio Telescope e prosegue oggi con alcune ulteriori attività a supporto del Programma Eusst- European Space Surveillance Tracking di monitoraggio dei detriti spaziali. Grazie ai sistemi installati in Sardegna dal 2017 - che operano con l’antenna Inaf della stazione di Medicina, in provincia di Bologna - l’Italia è tra i primi Paesi al mondo per le capacità di tracciamento e monitoraggio specialmente in occasione dei rientri di oggetti in atmosfera e potenzialmente pericolosi per la popolazione.

Leonardo conferma le sue capacità "a supporto della sorveglianza dello spazio per garantire la sicurezza degli asset e delle operazioni in orbita, grazie alle tecnologie e competenze diversificate e altamente complementari presenti nel Gruppo, al servizio delle istituzioni, degli operatori e di tutti i cittadini". (di Andreana d'Aquino)

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