'Il palcoscenico permette di esprimersi, è uno spazio protetto in cui si può essere ciò che si vuole senza essere giudicati'
"Se parliamo del legame tra la recitazione e il benessere psichico, per esperienza personale posso dire che a me il teatro ha dato tantissimo da questo punto di vista perché mi ha insegnato ad esprimere cose che non riuscivo a esternare, e quindi per questi ragazzi è fondamentale. Se per me è stato importante per loro è vitale, quindi c'è bisogno davvero di sostenerli, di incoraggiarli e far loro capire che intorno c'è un mondo che magari non li comprende fino in fondo ma dà loro la possibilità di esprimersi, di esprimere quello che sono". Così l'attore Claudio Santamaria in occasione dello spettacolo 'Pinocchio: una favola alla rovescia', a cura della Compagnia stabile del Teatro Patologico, fondata e diretta da Dario D’Ambrosi e composta da attori con disabilità fisiche e psichiche, in programma oggi e domani al Teatro Parioli per promuovere il dialogo sul diritto alla salute e ad una socialità inclusiva.
L’evento, nato da un’idea del senatore Antonio Guidi, neuropsichiatra, membro della commissione Affari sociali-Sanità, è realizzato grazie al contributo non condizionato di Lundbeck Italia e ha il patrocinio di Senato, ministero della Salute, Iss, del Consiglio Nazionale Giovani e di Tor Vergata.
"Il teatro dà questa grande possibilità - sottolinea Santamaria - perché è uno spazio protetto in cui si può essere ciò che si vuole e in cui non si viene giudicati. L'arte ha sempre raccontato la fragilità in questo mondo competitivo in cui si sgomita per emergere e apparire a tutti i costi". La "fragilità a volte rischia di essere schiacciata, invece noi dobbiamo sostenere e proteggere questa fragilità perché alla base di tutta la poesia e l'arte c'è sempre una grande sensibilità e una grande fragilità" conclude.