La vittima, uccisa con una decina di colpi, era a piedi e come al solito era uscita per recarsi in centro
Omicidio questa mattina a Lanciano, in provincia di Chieti. Un uomo di 72 anni è stato ucciso a un centinaio di metri da casa con una decina di colpi di pistola. L'uomo era a piedi e come al solito era uscito per recarsi in centro. Il delitto è avvenuto in via Cipollone, nel quartiere Santa Rita.
Per l'omicidio di Francesco De Florio De Grandis è stato fermato un uomo, A. P., di circa 60 anni: sarebbe stato trovato ancora con la pistola con cui ha ammazzato il vicino di casa. I due, infatti, vivevano nello stesso palazzo. Sembra che l'uomo fermato, che un tempo riparava televisori, soffra di manie di persecuzione e che sia convinto che la vittima, come pure altri nel quartiere, parlasse male di lui.
Sono stati gli inquilini dei palazzi che si affacciano sulla via a dare l'allarme e a riferire ai carabinieri che avevano visto un uomo che seguiva la vittima armato e che gli ha sparato dietro fino a che non l'ha colpito e non lo ha visto accasciarsi a terra. Sul posto, su cui è arrivato anche il pm Serena Rossi, della Procura di Lanciano, sono stati rinvenuti numerosi bossoli.
"Questa mattina mia madre mi ha telefonato gridando: 'Hanno sparato, hanno sparato! Non ho ben capito che cosa fosse accaduto ma sono corso a casa dei miei. Lì, per strada c'era mio padre morto. E mia madre urlava, di dolore, dalla finestra. Lo hanno ucciso sparandogli contro una decina di colpi, fino a che non è stramazzato a terra, sull'asfalto. Mio padre era un uomo tranquillo, pensionato, ex imbianchino, con l'hobby della pittura e della cartapesta. Non aveva conti in sospeso con nessuno. Probabilmente chi ha sparato lo ha fatto a caso, ci poteva capitare chiunque". Così all'Adnkronos Carmine De Florio De Grandis, figlio della vittima.