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Pioggia di razzi da Gaza, raid di Israele

Dall'inizio del nuovo inasprimento del conflitto israelo-palestinese, sono 2.900 i razzi lanciati da Gaza verso Israele. E' salito a 181 il numero di palestinesi rimasti uccisi

(Foto Afp)
(Foto Afp)
16 maggio 2021 | 07.30
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Continua lo scontro fra Israele e i palestinesi. Nella notte Hamas ha lanciato una pesante offensiva con razzi da Gaza verso Israele, in particolare verso il centro e il sud del Paese. Le sirene d'allarme sono suonate in mattinata ad Ashdod e Ashkelon, scrivono i media israeliani. Due razzi sono esplosi a Netivot, uno dei quali vicino ad un supermercato. Secondo la polizia non hanno provocato danni o feriti.

Dall'inizio del nuovo inasprimento del conflitto, sono 2.900 i razzi lanciati da Gaza verso Israele. Tra questi, 450 non hanno superato il territorio della Striscia di Gaza per difetti di fabbricazione o di lancio e altri 1.150 sono stati intercettati dal sistema di difesa contraerea israeliano Iron Dome. Lo ha reso noto il portavoce dell'esercito israeliano, aggiungendo che, solo nelle ultime 24 ore, Israele ha colpito a Gaza "90 obiettivi di Hamas e della Jihad Islamica".

I morti palestinesi a Gaza sono saliti a 181, dei quali 52 sono minorenni e 31 donne. Lo ha reso noto il ministero della Salute di Gaza che parla anche di 1.225 feriti. Il bilancio potrebbe ancora salire perché "le squadre di emergenza stanno ancora lavorando per estrarre le persone intrappolate e i morti sotto le macerie" dopo gli ultimi raid israeliani, afferma il ministero, citato dai media israeliani.

Una serie di pesanti bombardamenti sono arrivati da parte dell'esercito israeliano. Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver colpito stamane nella Striscia di Gaza 11 postazioni per il lancio di razzi a Shejaiyah e Khan Younis, oltre ad una cellula di Hamas a Khan Yunis dalla quale venivano lanciati razzi. Lo riferiscono i media israeliani.

I rabbini ultraortodossi Chaim Kanievsky e Gershon Edelstein hanno esortato gli ebrei ad evitare il Muro del Pianto durante il fine settimana per motivi di sicurezza legati all'escalation del conflitto in atto, nonostante sia il weekend in cui si festeggia Shavuot, che celebra la consegna delle Tavole della Legge al popolo ebraico. I due leader ultraortodossi hanno scritto in una lettera congiunta sottolineando che il rischio è troppo grande e tutti sono tenuti ad astenersi da "atti di provocazione". Lo riporta il Jerusalem Post che sottolinea anche come il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu abbia annunciato per oggi, nonostante il giorno coincida con la vigilia della festa ebraica di Shavuot, che resterà chiusa ai fedeli ebrei tutta l'area del Monte del Tempio (la Spianata delle Moschee per gli arabi), come è già stato per tutto il mese di Ramadan.

"Dio aiuti il popolo di Gaza. Negli ultimi 45 minuti il bombardamento più pesante vicino all'edificio con i nostri uffici dell'Unrwa". Così, intorno all'1 di questa notte, Matthias Schmale, direttore dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), dava conto del massiccio attacco israeliano su Gaza City che ha sfiorato anche la sede dell'agenzia Onu.

Idf: Gaza rimarrà oggi senza elettricità

La Striscia di Gaza dovrebbe rimanere oggi senza elettricità, secondo le stime dell'esercito, in giornata finiranno le scorte di combustibile per alimentare i generatori. Il portavoce Hidai Zilberman aveva già fatto questa previsione giovedì e oggi l'ha riconfermata, scrive Times of Israel. Il combustibile per i generatori arrivava attraverso il valico di Kerem Shalom, che è stato chiuso lunedì dagli israeliani quando sono iniziate le ostilità. Inoltre gli israeliani affermano che alcuni razzi sparati da Hamas hanno danneggiato le linee elettriche all'interno della Striscia. Già nei giorni scorsi l'erogazione dell'elettricità si era ridotta a quattro-cinque ore al giorno con conseguenze anche sulle pompe per la distribuzione dell'acqua potabile.

"Ieri abbiamo preso di mira un'importante base operativa per le informazioni militari di Hamas nella Torre di Al Jala a Gaza", ha scritto in un post su Twitter l'esercito israeliano che spiega i motivi della distruzione della torre dei media di Gaza, dove avevano sede anche le redazioni locali dell'agenzia Associated Press e di Al Jazeera.

Secondo l'esercito di Israele, nella base ospitata nella torre sono state raccolte "informazioni per gli attacchi contro Israele", prodotte armi e posizionate attrezzature per ostacolare le operazioni dell'esercito. "Abbiamo avvertito i civili nell'edificio del nostro attacco preoccupati per la loro sicurezza e abbiamo dato loro abbastanza tempo per evacuare l'edificio in sicurezza. Hamas e la Jihad islamica hanno utilizzato questo tempo per portare le loro cose fuori dall'edificio". Ma, aggiunge l'esercito, "eravamo disposti a pagare quel prezzo per non danneggiare alcun civile".

"Hamas sceglie di nascondersi tra i civili mentre effettua attacchi contro Israele. Questa scelta non garantisce ai terroristi di Hamas l'immunità dagli attacchi dell'esercito israeliano. Continueremo a operare per difendere il popolo di Israele", conclude il tweet in tre parti postato stamattina.

Alti funzionari della Difesa israeliana premono sul primo ministro Netanyahu e il ministro della Difesa Benny Gantz perché si cominci a lavorare ad una tregua che metta fine alle operazioni militari a Gaza, dato che l'esercito ritiene di aver raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi. Lo scrive il Jerusalem post.

Netanyahu: "Ci aspettano giorni non facili"

"Ci aspettiamo giorni non facili, ma saremo uniti e forti", ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Dobbiamo ricordare e dirci questo: abbiamo ragione e non possiamo venire a patti con questo terrore, con questa ferocia, con questa violenza", ha aggiunto in una dichiarazione riportata dal Times of Israel. Il primo ministro israeliano esorta la popolazione a rimanere vicino ai rifugi antiaerei.

Capo Pentagono chiama Gantz ed esorta a tregua

Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha riconosciuto il diritto d'Israele a difendersi ma ha esortato a raggiungere una tregua. E' quanto è stato reso noto dopo una telefonata fra il ministro della Difesa americano e il suo omologo israeliano Benny Gantz. Austin "ha riaffermato il diritto d'Israele a difendersi" e "fortemente condannato i continui attacchi contro i civili israeliani da parte di Hamas e altri gruppi terroristici", ma ha anche esortato a raggiungere una tregua e ripristinare la calma, si legge nel comunicato diffuso ieri notte dal Pentagono dopo la telefonata.

Borrell: "Martedì riunione straordinaria ministri Esteri Ue"

L'Alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell ha annunciato oggi la convocazione per martedì di un consiglio straordinario dei ministri degli Esteri sulla crisi in Medio Oriente. "Data l'escalation fra Israele e la Palestina e l'inaccettabile numero di vittime civili, convoco una riunione straordinaria in videoconferenza dei ministri degli Esteri martedì. Ci coordineremo e discuteremo di come l'Ue può meglio contribuire per mettere fine alla violenza in corso", ha scritto Borrell su Twitter.

Papa: "Grande preoccupazione per Terrasanta, si trovi via dialogo e perdono"

''Seguo con grandissima preoccupazione quello che sta avvenendo in Terrasanta. In questi giorni violenti scontri armati tra la Striscia di Gaza e Israele hanno preso il sopravvento e rischiano di degenerare in una spirale di morte e distruzione. Numerose persone sono rimaste ferite e tanti innocenti sono morti, tra di loro ci sono anche i bambini e questo è terribile, è inaccettabile. La loro morte è segno che non si vuole costruire il futuro ma lo si vuole distruggere''. Lo ha detto Papa Francesco dopo la preghiera del Regina Coeli a piazza San Pietro. ''Il crescendo di odio e violenza che sta coinvolgendo varie città in Israele è un ferita grave alla convivenza pacifica tra i cittadini che sarà difficile rimarginare se non si apre subito il dialogo.- Mi chiedo: l'odio e la vendetta dove porteranno? Davvero pensiamo di costruire la pace distruggendo l'altro? In nome di Dio faccio appello alla calma e a chi ha responsabilità di far cessare il frastuono delle armi e di percorrere le vie della pace anche con l'aiuto dell'unità internazionale. Preghiamo affinché israeliani e palestinesi possano trovare la strada del dialogo e del perdono, aprendosi passo dopo passo ad una convivenza tra fratelli. Preghiamo per le vittime, preghiamo per la pace la Regina della pace''.

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