Il ministro della giustizia russo: "Clamorosa interferenza priva di fondamento e illecita perché non contiene un solo fatto, una singola norma che la giustifica"
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha chiesto formalmente alla Russia il rilascio di Aleksei Navalny in risposta a un ricorso dell'oppositore. Il rilascio deve avvenire "immediatamente". La Corte ha motivato la sua richiesta a Mosca con il pericolo di vita di Navalny. È raro che la Corte europea dei diritti dell'uomo risponda positivamente a richieste come quella inoltrata da Navalny.
Ma la richiesta della Corte europea è stata respinta dal ministro della Giustizia russo Konstantin Chuychenko perché non ha basi giuridiche. La richiesta "è senza precedenti, prima di tutto perché si tratta di una clamorosa interferenza, e poi perché è priva di fondamento e illecita perché non contiene un solo fatto, una singola norma, che la giustifica", ha dichiarato. "È una richiesta intrinsecamente impraticabile perché, secondo la legge russa, non ci sono basi legali per il rilascio di questa persona dal carcere", ha concluso il ministro per cui i giudici europei hanno preso una decisione "politica che può solo complicare il ripristino delle relazioni con le istituzioni del Consiglio d'Europa".