L’ultimo evento della Milano Wine Week ha acceso i riflettori sui veri professionisti del mondo del vino, riunendo per la prima volta 21 tra i più autorevoli sommelier del fine dining milanese.
Una sala gremita di appassionati, operatori, produttori, esperti di vendita e comunicatori, accompagna per mano la conclusione della 5^ edizione della Milano Wine Week, il più importante evento non fieristico d’Italia andato in scena dall’8 al 16 ottobre, dedicato alla promozione, al racconto e all’esperienza del vino, con oltre 260 eventi, tra walk around tasting, talk, conferenze, workshop, aperitivi e cene con i produttori. Gli appuntamenti si sono tenuti nei due poli di riferimento della MWW, Palazzo Bovara, fulcro delle iniziative business - sono 44 le masterclass organizzate di cui 21 con collegamento internazionale, a cui si sommano i 31 appuntamenti esteri -, e Palazzo Serbelloni, il nuovo hub 2022 dedicato agli eventi rivolti al pubblico finale -, oltre che nei sei Wine District, presidi dei Consorzi, situati nei luoghi di maggior interesse della città.
Un appuntamento quest’anno più che mai apprezzato per la qualità altissima dei contenuti proposti e per la vasta offerta a disposizione del pubblico milanese, e non solo, con il meglio del vino italiano e internazionale. Un’edizione innovativa, dalla vocazione ancora più internazionale – questo anche grazie al supporto finanziario dell’Agenzia ICE e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che ha favorito l’incoming di operatori esteri - e incentrata sul pubblico di consumatori, tra i protagonisti di MWW 2022.
A concludere la kermesse, l’appuntamento inedito con Milano Wine List, una selezione di 100 etichette realizzata dai più importanti Sommelier dell’alta ristorazione e del fine dining milanese. Una serata speciale dedicata alle eccellenze, che ha permesso a professionisti del settore e ad appassionati di incontrarsi ancora una volta, confrontarsi e vivere un’esperienza del vino ancora più coinvolgente, chiudendo il ricco palinsesto della manifestazione meneghina.
“Ci ricordiamo troppo poco di celebrare il lavoro che tutti loro ogni giorno svolgono – esordisce Federico Gordini, Presidente della Milano Wine Week, rivolgendosi a tutti i presenti e ai 21 tra i migliori sommelier con lui sul palco. “In un mondo in cui tutto è social – afferma perentorio Gordini - dare il giusto valore a una professione così decisiva per il mondo del vino, è fondamentale. La professionalità è l’unica cosa che oggi conta: questi sono i veri professionisti, che credono con forza in quello che fanno”.
Ritornare dunque a dare il giusto spazio alle professionalità del vino, in particolare alla figura del sommelier, anello di congiunzione tra produttore e consumatore, è il mantra su cui riflettere. “La valorizzazione di una professione trascurata come la nostra, passa anche attraverso tutti voi che oggi ci state dedicando del tempo” sottolinea Paolo Porfidio - Hotel Excelsior Gallia, presente alla Milano Wine List con Alberto Tasinato - Alchimia, Manuel Pirovano - D’O Davide Oldani, Jessica Rocchi - Andrea Aprea, Lorenza Panzera - Four Seasons, Mario Ippoliti - Sadler, Antonio Di Mora - Joia, Mara Vicelli - Hotel Principe di Savoia, Gianluca Sanso - Cracco, Giacomo Morlacchi Anima – Milano Verticale, Luca Bertè - Berton, Lorenzo Alberti - Park Hyatt, Silvio Toselli -Daniel Canzian, Filippo Scarparo - 10 Corso Como, Egidio Giovannini – Mu Dim Sum e molti altri. Riunitisi per la prima volta nelle sale del piano napoleonico di Palazzo Serbelloni a Milano, hanno presentato alcune tra le migliori referenze in campo vitivinicolo. Una Wine List di 100 etichette selezionate, da assaggiare alla presenza di alcuni fra i produttori con l’obiettivo di raccontare un mestiere, cercando di far comprendere la filosofia della scelta del vino in un ristorante, “per raccontare in un contesto così importante per la città di Milano, la nostra identità, la nostra idea di vino e di abbinamento, la nostra professionalità” continua Paolo Porfidio.
La giusta combinazione tra pietanza e vino non è più la sola cosa richiesta a un sommelier professionista, oggigiorno figura ben più articolata nelle proprie competenze, che opera all’interno del mondo della ristorazione non solo con il compito di consigliare il cliente finale, ma con la responsabilità di selezionare e acquistare i migliori vini possibili.
“Milano Wine List è uno dei momenti più importanti ed esclusivi di questa Milano Wine Week in cui ho voluto accendere i riflettori sui veri professionisti della somministrazione. - conclude Federico Gordini - Milano Wine List ha riunito per la prima volta 21 sommelier. Ventuno uomini e donne che quotidianamente dedicano la loro la vita a un lavoro di grande sacrificio e dedizione. È riduttivo parlare solo di uomini e donne di sala. Si tratta infatti di una professione totalizzante, con un impegno su più fronti: dalla gestione della carta vini, agli ordini e alla cantina, in una formazione costante svolta sui territori, tra degustazioni, visite in cantina e approfondimenti. In un momento storico come quello attuale, in cui spesso si parla di mancanza di volontà da parte dei giovani nel volersi impegnare, loro sono un esempio di altissima professionalità e sacrificio”.
Il monito che giunge dall’ultimo appuntamento della kermesse milanese è un messaggio forte: di riscoperta di una figura come quella del sommelier sempre più centrale nel settore, punto di riferimento per i produttori nel posizionamento e nella comunicazione dei loro vini. Il riscontro positivo del pubblico finale e degli operatori rappresenta un grande successo, anche per un settore messo a dura prova dalle situazioni socio-economiche contingenti, ma che oggi si rafforza grazie al vigore e all’energia scaturiti da appuntamenti come la Milano Wine Week.
“Il ringraziamento va al nostro team e a tutti i partner che hanno contribuito alla costruzione della nostra quinta edizione, dimostrando che la capacità di fare rete su una grande piattaforma comune porta grande successo a tutte le iniziative”
, afferma Federico Gordini, presidente di MWW Group.
“Abbiamo registrato una partecipazione al di sopra di ogni aspettativa, dal tutto esaurito dei tasting a Palazzo Serbelloni e delle Masterclass a Palazzo Bovara, all’incredibile folla di oltre tremila persone che si sono radunate dopo una mattinata di pioggia intensa in Piazza Tre Torri per il nostro Brindisi di Apertura, al grande successo dei format più innovativi della manifestazione, dall’Enoteca alla Wine Escape Room, dal Wine Bus alla Wine Boat. Anche il nuovo modello dei Wine District ha riscontrato una grande affluenza e un forte apprezzamento da parte del pubblico. Allo stesso tempo grazie ad appuntamenti come Wine Agenda, realizzato in collaborazione con Federvini e il nuovo Forum sulla sostenibilità Habitat, abbiamo rafforzato e ampliato considerevolmente i momenti di riflessione e di confronto dedicati agli operatori, confermando il ruolo di Milano come luogo ideale per il confronto sul presente e sul futuro del settore vinicolo”.
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