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Maturità 2022, quanto conta il diploma per trovare lavoro?

22 giugno 2022 | 11.37
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Dove lavorano i diplomati, pubblico e privato

L’attività nel settore pubblico è decisamente poco diffusa tra i diplomati di scuola secondaria di secondo grado: dichiarano infatti di lavorarvi il 10,2% dei diplomati a un anno e il 10,0% di quelli a tre anni. Nel settore privato invece opera l’83,9% dei diplomati del 2020 e l’84,2% di quelli del 2018. Il restante 5,3% dei diplomati a un anno e 5,4% di quelli a tre anni è occupato nel settore non profit

Il 77,2% degli occupati, a un anno dal diploma, è inserito in un’azienda del settore dei servizi (il ramo predominante è quello del commercio, 32,6%); il 17,0% lavora invece nel settore industriale (in particolare nel ramo della metalmeccanica, 6,0%), mentre è decisamente contenuta la quota di chi lavora nel settore agricolo (2,6%).

Interessanti risultano le differenze a livello di percorso di studio compiuto. I diplomati dei licei sono ampiamente assorbiti dal settore dei servizi (vi opera ben l’88,9% degli occupati): in particolare, il 34,0% lavora nel commercio, il 24,5% nei servizi sociali e personali e il 13,5% nei servizi ricreativi e culturali. I diplomati degli istituti tecnici sono invece consistentemente impiegati nel settore industriale (29,8%), in particolare nel ramo della metalmeccanica (11,1%). Il ramo che accoglie il maggior numero di tecnici occupati resta comunque il commercio (27,5%). Infine, anche tra i diplomati degli istituti professionali è consistente la quota di chi lavora nell’industria (16,1%) ma anche in questo caso il commercio resta comunque il ramo predominante (45,3%).

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