Il presidente della Commissione Giustizia al Senato: "C'è un problema tecnico da risolvere"
Niente calendarizzazione del ddl Zan, si dovrà prima procedere ad accorpare la norma sui reati d'odio, con altri disegni di legge su temi analoghi presenti in Parlamento. E' la soluzione, formalmente condivisa da tutti i partiti, che partorisce l'ufficio di presidenza della Commissione Giustizia del Senato, presieduto dal leghista Andrea Ostellari, preso atto della nuova richiesta di calendarizzazione della proposta di legge, fatta da M5S, Pd, Leu e Iv. Viene così, almeno per il momento, 'disinnescata' la legge Zan, da settimane casus belli tra le forze dell'attuale maggioranza, con rischi per la stessa tenuta della coalizione pro Draghi.
Oggi, la seconda Commissione ha deciso di procedere all'accorpamento di altri quattro ddl a carattere analogo, per ora fermi in sede redigente, chiedendo alla presidente Casellati di assegnare le norme. Un tecnicismo, che si riferisce all'art. 51 del regolamento del Senato che prevede che "disegni di legge aventi oggetto identici o strettamente connessi sono posti congiuntamente all’ordine del giorno della commissione competente". Cosa che viene messa in campo dalla presidenza e su cui convergono le forze politiche.
"La calendarizzazione del ddl Zan non è tecnicamente procedibile - spiega Ostellari - . Ora si rimanda quel testo, con altri quattro, al presidente del Senato per la rassegnazione. Quante polemiche inutili e quanti commenti in questi giorni… bastava studiare". Non risparmia l'ironia l'altro leghista Simone Pillon: "Ddl Zan alle calende", dice all'Adnkronos. "A chi fa strepito e clamore, e sobilla intere folle, ricordo che il regolamento del Senato non è un optional".
Guardano il bicchiere mezzo pieno le forze della vecchia maggioranza giallorossa, favorevoli all'approvazione della legge Zan. "Speriamo che non ci siano più scuse, periamo che la presidente Casellati ci dia risposte entro domani, per poter andare in ufficio di presidenza la prossima settimana e chiedere la calendarizzazione del ddl Zan", dice il dem Franco Mirabelli. Anna Rossomando, collega di partito e responsabile diritti del partito si dice certa "che il presidente Ostellari sarà garante dei nostri lavori". "Vogliamo essere positivi", conclude.
Alcuni pentastellati non nascondono qualche timore, per quella che vedono come una nuova possibile melina. "Ora c'è bisogno di questo ulteriore passaggio tecnico, faccio affidamento alla sensibilità che la presidente ha sempre dimostrato in particolare nel contrasto alla violenza sulle donne", dice Alessandra Maiorino, senatrice del M5S. "Il ddl Zan si occupa infatti anche di contrasto alla misoginia, sono dunque certa che la Casellati rinvierà il provvedimento alla Commissione in tempi celerissimi", è l'augurio della pentastellata.
IL RELATORE DEL DDL ALESSANDRO ZAN - "Apprendo che il presidente Ostellari ha richiesto l’accorpamento della legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo approvata alla Camera con altri quattro testi già depositati in Senato, passaggio a cui si poteva procedere ben prima" afferma Alessandro Zan, deputato del Pd e già relatore del ddl. "Mi auguro che dietro questa richiesta non ci sia l’ennesimo tentativo dilatorio verso un testo che, come è noto, gode del sostegno della maggioranza in commissione ed è già approvato alla Camera".
"Rimandando la decisione alla presidente Casellati sull’accorpamento, Ostellari ha esaurito tutti gli alibi. Se si tratta esclusivamente di risolvere un problema tecnico, la prossima settimana si dovrà dare il via libera ai lavori, come richiesto da Pd, M5S, Leu e Iv. Ora davvero per Ostellari -conclude Zan- non ci sono più scuse. Il tempo è scaduto".
IL LEADER DELLA LEGA MATTEO SALVINI - "Ognuno è libero di amare chi vuole, di condividere la sua vita, la sua casa, le sue emozioni con chi vuole, di fare l’amore e di svegliarsi al fianco di chi desidera" dice il leader della Lega Matteo Salvini. "Chi discrimina una persona per il suo orientamento sessuale o affettivo è un ignorante. Ogni tipo di discriminazione o di violenza, nei confronti di chiunque, va sempre punita e combattuta, come già la legge giustamente prevede".
"Ad esempio, nel 2009 a Napoli un ragazzo gay e una sua amica furono barbaramente picchiati e i colpevoli sono stati condannati a 10 anni di carcere ciascuno, ricevendo il plauso di molte associazioni, fra cui l’Arcigay. La durezza con cui devono essere puniti questi atti non può e non deve essere messa in conflitto con la libertà di pensiero e di agenda politica su temi etici fondamentali", ricorda il leader della Lega.
"Io - sottolinea il leader della Lega - difendo il diritto di un bimbo ad avere una mamma e un papà, a venire al mondo o ad essere adottato se ci sono una mamma e un papà, e mi impegno per rendere più veloci e meno costose le adozioni per le migliaia di coppie in attesa da anni. Ritengo inoltre una barbarie la pratica dell’utero in affitto e l’idea dei bambini in vendita, e penso che sia una follia chiedere che alcune favole vengano cancellate perché 'discriminanti' per bimbi e bimbe".
"Rifiuto la strumentalizzazione semplicistica in base alla quale chi sostiene la legge Zan è un evoluto progressista, mentre chi vi si oppone è un retrogrado medievale. C’è il rischio che si arrivi a voler bollare come sbagliate per legge posizioni condivise da milioni di italiani e ciò è profondamente illiberale".
MOVIMENTO CINQUE STELLE - "Il disegno di legge contro l'omotransfobia è una misura necessaria e urgente per contrastare una violenza fisica e psicologica quanto mai attuale e crescente" dicono i componenti del M5S della Commissione Giustizia Senato. "Il Movimento 5 Stelle è sempre in prima linea contro ogni forma di violenza e intolleranza e per questo esprimiamo al presidente Ostellari la nostra solidarietà per gli attacchi subiti. Ma proprio perché ci troviamo di fronte ad un fenomeno drammatico e estremamente diffuso, la melina sull'iter della legge deve finire subito".
"La questione regolamentare sollevata oggi -aggiungono- poteva essere risolta già a partire da gennaio, quando chiedemmo per la prima volta di iniziare a esaminare il ddl, e nelle scorse settimane altre mosse sono apparse finalizzate solo a guadagnare tempo. Rispondere alle richieste che arrivano dai cittadini è il dovere del Parlamento e non possiamo restare a guardare mentre in Italia tante persone hanno paura di muoversi liberamente per non incorrere in aggressioni, offese e mortificazioni frutto di un odio specifico: quello per l'orientamento sessuale che rende quelle persone un obiettivo specifico e non vittime casuali di violenza occasionale".
"Il disegno di legge contro l'omotransfobia è una misura necessaria e urgente per contrastare una violenza fisica e psicologica quanto mai attuale e crescente. Il Movimento 5 Stelle è sempre in prima linea contro ogni forma di violenza e intolleranza e per questo esprimiamo al presidente Ostellari la nostra solidarietà per gli attacchi subiti. Ma proprio perché ci troviamo di fronte ad un fenomeno drammatico e estremamente diffuso, la melina sull'iter della legge deve finire subito". Lo affermano i componenti M5S della commissione Giustizia del Senato.
"La questione regolamentare sollevata oggi -aggiungono- poteva essere risolta già a partire da gennaio, quando chiedemmo per la prima volta di iniziare a esaminare il ddl, e nelle scorse settimane altre mosse sono apparse finalizzate solo a guadagnare tempo. Rispondere alle richieste che arrivano dai cittadini è il dovere del Parlamento e non possiamo restare a guardare mentre in Italia tante persone hanno paura di muoversi liberamente per non incorrere in aggressioni, offese e mortificazioni frutto di un odio specifico: quello per l'orientamento sessuale che rende quelle persone un obiettivo specifico e non vittime casuali di violenza occasionale".