Il premier ha criticato l’intervista su Rete4 senza contraddittorio al ministro degli Esteri russo: "E' stato un comizio, ma in Italia c’è libertà di espressione, in Russia no"
Le parole di Lavrov sono state "aberranti" e "la parte su 'Hitler ebreo' è veramente oscena". Mario Draghi commenta con durezza l'intervista del ministro degli Estrei russo Sergej Lavrov alla trasmissione Zona Bianca, su Rete 4, andata in onda domenica 1 maggio. In Italia "c'è libertà di espressione. Il ministro Lavrov appartiene a un paese dove non c'è libertà di espressione. Questo paese, l'Italia, permette di esprimere le proprie opinioni liberamente, anche quando sono palesemente false, aberranti. Quello che il ministro Lavrov ha detto è aberrante", ha affermato il premier Mario Draghi, commentando in particolare il passaggio in cui Lavrov ha paragonato Zelensky a Hitler.
"La televisione trasmette liberamente queste opinioni" ma "in realtà" quello di Lavrov "è stato un comizio. Ci si deve chiedere" se è giusto "accettare di invitare una persona che chiede di essere intervistata senza nessun contraddittorio. Non è granché professionalmente, fa venire in mente strane idee", dice in conferenza stampa il premier Mario Draghi.