Il presidente ucraino negli Usa: "Dobbiamo mettere fine a questa guerra, dobbiamo proteggere gli ucraini dalla malvagità di Putin"
"Stiamo preparando il secondo summit per la pace, dobbiamo mettere fine a questa guerra", dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia "abbiamo bisogno di una pace giusta e dobbiamo proteggere gli ucraini dalla malvagità di Putin". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo ha ribadito nella dichiarazione prima del suo incontro con Kamala Harris alla Casa Bianca.
"E' cruciale per noi essere compresi a pieno e lavorare in pieno coordinamento con gli Stati Uniti", ha detto Zelensky. "Noi crediamo che questa guerra possa essere vinta e la pace chiusa solo con gli Stati Uniti", ha sottolineato ancora. A sorpresa Zelensky oggi incontrerà Donald Trump, secondo quanto annunciato dal tycoon e candidato alla Casa Bianca.
Joe Biden, "per rafforzare le capacità dell'Ucraina di colpire" la Russia, ha deciso di fornire munizioni a lungo raggio. Manca per ora il via libera all'uso dei missili Atacms per colpire obiettivi militari nel territorio nemico.
"Abbiamo ricevuto un nuovo pacchetto di aiuti per 7,9 miliardi che sarà di grande supporto ed ho parlato con il presidente Biden del piano della vittoria", ha spiegato il leader ucraino prima del suo colloquio alla Casa Bianca con il presidente americano. Ed ha rimarcato che "è molto importante che noi condividiamo la stessa visione del futuro della sicurezza dell'Ucraina nella Ue e nella Nato", ricordando le riforme che Kiev sta facendo per camminare in questa direzione.
Il presidente ucraino ha ringraziato Biden per "il forte sostegno": "Noi apprezziamo profondamente il fatto che Ucraina e America siano fianco a fianco dal primo momento di questa terribile invasione russa, la vostra determinazione è incredibilmente importante per noi".
"Noi siamo al fianco dell'Ucraina ora e in futuro. Voglio essere chiaro: la Russia non vincerà la guerra", le parole con cui Biden ha accolto Zelensky alla Casa Bianca, ringraziando il presidente ucraino per aver condiviso con lui il piano per la vittoria.
Kamala Harris ha incontrato Zelensky ribadendo il sostegno di Washington a Kiev nella guerra contro la Russia. Harris, nel suo intervento davanti ai media, ha stigmatizzato le posizioni di Donald Trump senza nominare il candidato repubblicano alle elezioni del 5 novembre. "Per essere onesta le devo dire Mr president che c'è chi nel mio Paese vorrebbe costringere l'Ucraina a cedere gran parte del suo territorio sovrano, che chiede che accetti la neutralità e rinunci a relazioni di sicurezza con altri Paesi", ha detto Harris sottolineando che "sono le stesse proposte di Vladimir Putin". "E siamo chiari non sono proposte di pace, ma sono proposte di resa, pericolose e inaccettabili", ha aggiunto.
"Gli Stati Uniti sostengono non per carità ma perché è nel nostro interesse strategico", ha detto ancora, assicurando: "Continueremo a dare all'Ucraina il sostegno di cui ha bisogno per avere successo sul campo di battaglia".
"Dobbiamo difendere i nostri valori democratici e schierarci contro gli aggressori, e dobbiamo difendere l'ordine internazionale - ha aggiunto Harris - ciascuno di questi principi è in gioco in Ucraina ed è per questo che la lotta dell'Ucraina è importante per il popolo americano".
"L'aggressione di Putin non è solo un attacco al popolo ucraino - ha continuato la vicepresidente - è anche un attacco ai principi fondamentali di sovranità e integrità territoriale. La storia ci ha mostrato - ha poi proseguito - che se noi permettiamo ad aggressori come Putin di prendere delle terre impunemente, continuano a procedere. E Putin potrebbe mettere gli occhi sulla Polonia, i Paesi Baltici e altri alleati Nato".
"Il presidente Zelensky ha chiesto di incontrarmi. Lo vedrò" venerdì 27 settembre "alle 9.45 alla Trump Tower". E' l'annuncio arrivato da Donald Trump. "E' una vergogna quello che sta succedendo in Ucraina - ha detto il tycoon - troppi morti e troppa distruzione. Quello che mi disturba è che l'Europa sta contribuendo pochissimo rispetto a quanto pagano gli Stati Uniti. Noi abbiamo un Oceano che ci divide dalla Russia, l'Europa non lo ha. I Paesi europei dovrebbero iniziare a pagare come noi, io ho già detto questo parlando della Nato: 'Dovete pagare' e hanno pagato", ha detto facendo riferimento all'aumento degli investimenti per la Difesa chiesti da presidente ai membri dell'Alleanza Atlantica.