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Ucraina-Russia, soldati europei in campo per la pace: lo scenario

Macron e Tusk a Varsavia discutono l'ipotesi di inviare una forza di pace dopo la conclusione del conflitto

Soldati in guerra
Soldati in guerra
12 dicembre 2024 | 07.07
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Inviare soldati in Ucraina dopo la fine della guerra con la Russia. E' il tema che il presidente francese Emmanuel Macron affronterà oggi a Varsavia con il premier polacco Donald Tusk. L'incontro sarà l'occasione per discutere del dispiegamento di una forza di pace dopo la conclusione del conflitto. L'argomento è sul tavolo, come riferiscono a Politico un diplomatico dell'Unione Europea e un funzionario francese.

L'incontro tra Macron e Tusk avviene mentre crescono timori che l'amministrazione entrante di Donald Trump, neo presidente degli Stati Uniti, costringa gli europei ad assumersi maggiori responsabilità militari in Ucraina. Il prossimo inquilino della Casa Bianca in diverse occasioni ha prospettato l'ipotesi di ridurre gli aiuti militari a Kiev.

L'ipotesi: 40mila soldati in Ucraina

"È vero", ha confermato il diplomatico Ue quando gli è stata chiesto un parere sull'articolo del quotidiano polacco Rzeczpospolita, secondo cui i due Paesi starebbero discutendo di una potenziale forza di pace di 40.000 uomini composta da truppe di Paesi stranieri.

Tuttavia, un diplomatico polacco si è detto sorpreso dalla proposta di Macron. "Questa non è una formula che ci permetterebbe di prendere una decisione del genere", e ha aggiunto che le missioni di pace dovrebbero essere decise nell'ambito delle Nazioni Unite o dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), non in una discussione bilaterale con il presidente francese. L'invio di truppe polacche in Ucraina "avrebbe senso solo nel quadro della Nato", ha sottolineato.

Rebus Germania, sì ai peacekeeper ma senza inviare soldati

Inviare peacekeeper in Ucraina potrebbe placare i timori di Kiev, preoccupata che i suoi alleati possano tirarsi indietro nel caso di una ripresa della guerra con la Russia di Vladimir Putin. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha affrontato la questione 'peacekeeping' la scorsa settimana: "Naturalmente tutto ciò che serve alla pace in futuro" sarà "sostenuto dalla parte tedesca con ogni sforzo". Tuttavia, la posizione ufficiale di Berlino rimane contraria a qualsiasi invio di truppe.

Da Varsavia aspettano a valutare la proposta di Macron prima che ci sia chiarezza sulla strada intrapresa dagli Stati Uniti dopo il giuramento di Donald Trump: "È difficile anche solo discutere di un argomento del genere prima del 20 gennaio", quando il nuovo presidente si insedierà. In ogni caso, la proposta di una forza di peackeeping è diversa da quella ventilata nei mesi scorsi dal presidente francese per l'invio di istruttori militari in Ucraina.

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